Maurizio Spreghini
È fatale la quarta giornata al Cittadella che cede la leadership dei cadetti al Verona. Deleteria ai veneti la trasferta in casa de lo Spezia, mentre il Verona espugna di misura lo Scida di Crotone tornando ad assaporare l’idea di serie A. Nell’anticipo il Benevento cala il poker con la Salernitana, così come il Palermo con il Perugia. Nel posticipo della domenica Padova e Cremonese impattano sull’uno a uno e si spartiscono la posta in palio. Nel sabato pomeriggio vincono il Lecce con il Venezia e il Pescara con il Foggia, mentre pareggia il Carpi con il Brescia e il Cosenza con il Livorno. Il Cittadella frena la sua marcia all’Alberto Picco di La Spezia, la marcatura di Crimi in avvio di ripresa vale la vetta. Lo Spezia rischia a più riprese di raddoppiare, ma deve ringraziare la buona sorte per il quasi autogol di Augello. Per il Cittadella pesa l’espulsione di Panico sul finire di primo tempo. Gli scaligeri espugnano invece l’Ezio Scida di Crotone, inanellano la terza vittoria consecutiva e scavalcano il Cittadella alla guida dei cadetti. Un gol per tempo regala la vittoria al Verona, prima Hendersson e poi Colombatto in avvio di secondo tempo, con la rete in chiusura di Firenze per il Crotone che sarà buona solo per gli annali. Nell’anticipo il Beneventone rifila quattro alla Salernitana. Domina in lungo e largo il Benevento nel primo tempo, mettendo con Maggio la ciliegina ad ottimo possesso palla. La Salernitana non reagisce e naufraga nella ripresa sotto i colpi di Improta, Insigne e Asencio. Quaterna anche del Palermo al Perugia, con il fronte offensivo dei rosanero che imperversa nella metà campo avversaria e, con due reti per tempo, giustizia il malcapitato Perugia. Prima Bellusci e Nestorovsky, poi Trajkosky e ancora Nestorovsky a neutralizzare la rete in chiusura di Dragomir. Con questa vittoria il Palermo balza in terza posizione. Il Lecce al Via Del mare batte il Venezia in rimonta. Palombi nella ripresa con le due marcature risponde al vantaggio ospite a cura di Di Mariano. Il Lecce per iniziare a giocare seriamente aspetta di andare sotto, poi con Palombi prima pareggia e in pieno recupero, con lo stesso giocatore, trova il guizzo per superare gli avversari. Il Pescara dopo che Mazzeo aveva fallito un penalty deve ringraziare il difensore Gravillon per i tre punti sul Foggia. Il suo gol gli permette di arrivare a quota otto punti e superare un Foggia sempre più invischiato nell’ultima posizione di classifica. Nel posticipo Cremonese e Padova non si fanno male. Clemenza porta avanti all’Euganeo i padroni di casa, risponde nella ripresa Dos Santos. Le due squadre si dividono oltre che il risultato anche la superiorità, nel primo tempo meglio il Padova poi esce la Cremonese. Mandorlini dopo il pareggio tenta di approfittare del difensivismo di Bisoli, ma è tardi. Pari e patta anche tra Carpi e Brescia. Tutto nel primo tempo dove Frascatore con un autogol illudeva il Brescia, mentre Arrighini rimetteva il risultato in parità. Il Carpi può recriminare sul rigore sbagliato da Jelenic, bravo Alfonso a respingere la sfera. Corini non conclude la sua prima alla guida delle rondinelle, viene allontanato intorno alla mezz’ora lasciando il suo posto al vice. Il Livorno di Lucarelli conquista il suo primo punto a Cosenza. Tutino prima porta avanti il Cosenza ma è Giannetti, nella ripresa, a regalare il primo punto di questa stagione al Livorno. Esce tra gli applausi il Cosenza, che pecca solo di non esser riuscito a tenere fino alla fine. Trajvosky trova la vetta della classifica dei cannonieri, raggiungendo a quota tre Vido e Pazzini rimasti all’asciutto quest’oggi. Tra martedi e mercoledi l’infrasettimanale per la quinta d’andata, tutti alla rincorsa del Verona.