Io tifo Napoli. “Mi preoccupano i troppi stravolgimenti tattici ma ora, testa al Toro”

Maurizio Carfizzi *

Due partite in 3 giorni,  una vittoria e un pareggio fuori casa in Champions League. Secondo posto in campionato con tre vittorie su quattro, contro Lazio, Milan e Fiorentina e secondo posto in Champions League con un punto di vantaggio sul PSG di Neymar. In teoria dovrei essere contento,  come tutti i tifosi azzurri, invece no. Sono preoccupato. Ovviamente Carlo Ancelotti ha tutte le attenuanti del caso, ma stravolgere certi meccanismi che funzionavano alla perfezione l’anno scorso non ne capisco il senso. Rispetto all’anno scorso sono andati via solo Reina e Jorginho. Il compito di Carlo Ancelotti era quello di oliare determinati meccanismi e dare alternative di gioco in corso d’opera,  non stravolgere quello che per tre anni è stato il Napoli più bello.  Invece stiamo vedendo esperimenti di un turn over a volte incomprensibile, come Callejon fuori a Genova, esperimenti tattici forzati come Insigne inizialmente falso nueve contro la Fiorentina, poi rimediato in un 4-4-2, che ci ha consentito di vincere contro gli uomini di Pioli.  Ancelotti ha dichiarato alla vigilia di Belgrado di voler dare più identità a questa squadra,  in realtà, per il momento,  non si vede questo anzi, si sta perdendo quella originaria. Vero che con la Stella Rossa meritavamo di vincere, così come contro la Fiorentina,  ma il tempo stringe,  con la Juventus che non perde (e come potrebbe….) un punto in campionato, e in Champions League con un girone di fuoco, ulteriori passi falsi potrebbero essere letali. Nota positiva del doppio impegno sicuramente la fase difensiva che non ha subito gol e non ha concesso occasioni di rilievo agli avversari. Preoccupa invece l’attacco, dove Mertens in piena involuzione e crisi post Mondiale non riesce ad incidere (gol al Milan a parte), Insigne, seppur positivo,  potrebbe essere ancora più determinante e costante e Milik è invece poco servito e male. Continuo a non capire le continue sostituzioni di Callejon per Ounas, che continua a dimostrare di essere ancora acerbo e non all’altezza del palcoscenico partenopeo.  Positivo ritengo l’esordio assoluto di Fabiàn Ruiz: personalità e classe, può solo crescere.  Adesso testa a Torino, anche domenica è vietato sbagliare.  

* ex calciatore, tifoso Napoli