Bologna all’ultimo respiro: 1-1 con l’Udinese

Robert Vignola

Non è la prima volta che Mihajlovic la riacciuffa all’ultimo tuffo, ma è un’emozione che ogni volta incide. L’Udinese può quindi recriminare, ma deve farlo anche e soprattutto con se stessa, per non aver saputo chiudere prima la partita contro un Bologna ridotto all’osso da squalifiche e, soprattutto, infortuni. Poco prima della partita l’influenza manda il portiere Skorupski a fare cifra tonda: ben dieci gli indisponibili in casa rossoblù. Gotti si affida a Lasagna ed Okaka come coppia d’attacco.

Il Bologna raccoglie comunque il compito di rompere il ghiaccio: Palacio non chiude abbastanza la conclusione, che si perde sul fondo. L’Udinese controlla però la parte centrale del campo e comincia perciò ad alzare il baricentro, pericolosamente. Quando passa il 25’ il Bologna torna a farsi vedere: prima con Barrow che ispira Orsolini (sinistro deviato con difficoltà in corner da Musso) e poi con un colpo di biliardo di Skov Olsen dal limite, di poco al lato. Al 33’ però i rossoblù capitolano: De Paul mette in mezzo, Okaka è puntuale all’impatto e Da Costa battuto. Poco dopo Gotti perde per infortunio Sema, sostituito da Zeegelaar. I padroni di casa provano a reagire, prima Poli e poi Barrow non inquadrano il bersaglio grosso.

La ripresa si apre con Lasagna che spreca malamente un buon pallone in area, ma l’inerzia della gara sembra non scalfibile. Mihajlovic cerca di smuovere qualcosa a mezz’ora dalla fine e pesca dalla panchina il primavera islandese Baldursson per rilevare Skov Olsen, mentre Gotti manda a riposo Fofana per Walace. Palacio da una parte (tiro sul fondo) e Okaka dall’altra (Da Costa controlla in angolo) provano a cambiare volto al match. La pressione di un generoso Bologna (dentro anche il baby Juwara per un esausto Poli) produce solo calci d’angolo, fino al recupero: Palacio trova il pertugio attraverso il quale infila Musso per l’1-1. È il 92’, è un punto piccolo piccolo ma ottenuto in un’emergenza davvero inedita: e il triplice fischio arriva nel tripudio.