Premier. Cade ancora il Chelsea: l’Arsenal torna a farsi sotto in zona Champions

Missione compiuta per Unai Emery: battuto il Chelsea, vinto il derby di Londra più prestigioso dell’ultimo decennio, completamente riaperta la corsa Champions. All’Emirates i biancorossi fanno ancora valere il fattore campo e si impongono per 2-0 sui Blues. Decide tutto una prima frazione di ritmi straordinari giocata dai Gunners, che passano con un siluro di Lacazette e raddoppiano grazie ad una torsione di Koscelny su palla inattiva. Per l’Arsenal una vera e propria finale, forse già l’ultima chiamata per sognare le prime 4 posizione. Colpevolmente troppo soft l’approccio dei blues, distrutti dall’aggressività di Torreira e Guendouzi e la velocità in ripartenza di Aubameyang e Lacazette, elementi che quest’anno hanno dimostrato di aver digerito l’ingresso in Premier mostrando tutta la pasta del loro repertorio. Sarri ripropone sbagliando lo stesso errore di Wembley: Kovacic dietro Hazard e Willian, troppo belli per essere veri. A questi livelli la paghi, e s’è visto. Nella ripresa cambia la musica con Barkley e Giroud, quando ormai è troppo tardi per recuperare ai decisivi errori iniziali. Morata nemmeno in panchina, ormai destinato all’Atletico. Una sconfitta che fa riflettere: a questa squadra serve eccome il miglior Gonzalo Higuain. Serve soprattutto sistemare gli equilibri della retroguardia: in tal senso Luiz garantisce storicamente garanzia di insuccesso. Sa difendere solo come centrale dei 3, fu Conte l’unico a comprenderlo, per questo vinse la Premier. Sorride l’Arsenal, che porta a casa un successo prestigioso e soprattutto meritato: una vittoria che riaccende la stessa corsa al quarto posto. I Gunners dovranno esser bravi a trovar continuità, condizione necessaria per sognare davvero in grande. Non si può vincere col Chelsea e perder col West Ham, ma questa, signori, è la Premier League.