Supercoppa. Lazio travolgente, demolita la Juve

La Supercoppa Italiana è della Lazio. Finisce 3-1 la gara per i biancocelesti con le reti di Luis Alberto, Lulic e Cataldi. Una vittoria meritata per i biancocelesti, maturata dopo un primo tempo nel segno dei Dieci, maiuscoli per qualità e prestazione nei quarantacinque minuti. Luis Alberto che da interno è giocatore nuovo e di livello internazionale, Paulo Dybala che ha un mancino da riserva aurea. Poi nel secondo, l’ironia della sorte. Perché Senad Lulic, che ha nel sinistro il suo colpo migliore, arpiona col destro e nella ripresa trafigge Szczeszny. Succede tutto in Arabia Saudita, dove il pubblico passa novanta minuti ad applaudire Cristiano Ronaldo, a osannarlo e a idolatrarlo. Lui sembra quasi giocare per loro, travolto da un’ondata di amore che pare tutta per le sue gesta e i suoi tacchi. Dall’inizio Sarri opta per il tridente e Inzaghi non se l’aspettava. Non sembra, però. Perché la Lazio parte comandando e la Juve subisce l’urto. L’apertura è con un gol di Luis Alberto che prima ne aveva pure sfiorato un altro. Higuain è isolato, il terzino bloccato, De Sciglio, è scelta che si rivelerà fallimentare nell’economia della partita. Poi, Dybala: prima un mancino su punizione che è quasi un capolavoro, poi una rete da rapace che pareggia i conti.

Però il 4-3-3 stavolta non funziona. HDR ma senza definizione, per questo dentro Ramsey mentre Inzaghi butta dentro prima Cataldi poi Parolo per Lucas Leiva e Luis Alberto. Cambia il centrocampo e pure il risultato: la Juve pareva incidere, anche con Cuadrado dentro per De Sciglio. Però è proprio lì, nella zolla del colombiano, che arriva il cross di Lazzari, spizzicato da Parolo. Lulic conclude di destro, Szczesny è incolpevole ma poco cambia. Da qui al finale altri cambi, altri brividi. Uno che pareva un game, set, match, ovvero la rete di Correa annullata per fuorigioco. Gli altri tutti per la Lazio, perché la Juventus ci prova, ma non sfonda. Applausi per Ronaldo, per Dybala, lo stadio è un teatrino ma ogni tanto s’infiamma. L’acuto di Bonucci è al 90′, incornata che però sfiora soltanto il palo. L’ultima è una punizione per Dybala che prende la barriera. Proteste per un mani, Calvarese dice di no, la Lazio riparte e Bentancur prende il rosso. Cataldi su calcio piazzato. Una parabola meravigliosa, finisce 3-1. Il cielo è biancoceleste su Riyad.

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