L’Inter in rimonta piega un ingenuo Bologna

Robert Vignola

È all’ultimo… tuffo che l’Inter supera lo scoglio di un Bologna coriaceo. Il rigore per fallo di Orsolini fa il paio con quello di Ronaldo che ha permesso alla Juventus di superare, in settimana, il Genoa. Il contatto causato da Orsolini, seppur venale, c’è e tanto basta: offuscherà l’impresa dell’Inter nel ribaltare una partita che si era messa malissimo?

Conte non rischia rientri accelerati e quindi conferma Bastoni e Gagliardini nell’undici iniziale, dove non trova posto Candreva, mentre lo staff di Mihajlovic preferisce il giovane talento svedese Svanberg a Dzemaili e Palacio a un acciaccato Santander.

Partenza a razzo dei rossoblù, che già al 2′ impegnano severamente Handanovic con Sansone. L’Inter risponde con un’imbucata in area per Lautaro che trova pronto Skorupski. Proprio il portiere polacco combina un pasticcio di piede sul pressing di Lautaro, rimedia Bani, deviando la conclusione di Lukaku. È ancora il belga a rendersi pericoloso con una staffilata di sinistro sulla quale vigila l’estremo bolognese. La squadra di casa cerca di tenere alta la pressione con un tiro dalla distanza di Svanberg, ma l’undici di Conte conquista campo e il Bologna chiude la frazione un po’ alle corde.

Il cliché d’inizio ripresa non cambia e il Dall’Ara pare solo attendere una fiammata, oppure i cambi, che rompano l’inerzia. Ed è una staffilata di Soriano, a conclusione di una azione ben manovrata, a farlo: la deviazione di De Vrij mette probabilmente fuori causa Handanovic. Appena un minuto e Lazaro mette Lukaku nelle condizioni di pungere, ma il pallone sfila via senza l’impatto decisivo. Ma l’Inter fatica a venire a capo della matassa, mentre il Bologna ricorre al rientrante Medel per dar fiato a Poli, mentre Conte inserisce Vecino e Candreva. È su mischia che, a un quarto d’ora dalla fine, Lukaku riesce a ribadire in rete la respinta disperata di Skorupski su una conclusione ravvicinata di Skriniar. L’Inter prova a perfezionare il ribaltone, entra Politano, ma anche il Bologna vuole mettere apprensione con l’ingresso di Santander alla retroguardia nerazzurra. All’89’, Lautaro danza in area e Orsolini gli tocca la caviglia quanto basta perché sia rigore: Lukaku trasforma e Medel, per proteste, viene espulso. Un rosso che non fa che aumentare le recriminazioni in casa rossoblù: ma da rimproverarsi, dopo una partita del genere, c’è ben poco.

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