Si chiama legge delle “bestie nere” e quando viene applicata non fa sconti. Juric da sempre un osso duro per i bianconeri, festeggia il ritorno sulla panchina del Genoa fermando per la prima volta in stagione la Juventus. E’ Daniel Bessa l’uomo della provvidenza per il Grifone che fissa il risultato sull’1 a 1. L’azione del pareggio è una metafora della determinazione di Juric: su un pallone che sembrava destinato a finire fuori, Kouamé sforna ancora un assist e Bessa si inserisce egregiamente spaccando l’impassibile difesa bianconera. Cristiano Ronaldo stava per prendersi la copertina del match grazie al suo quinto acuto in campionato, il carattere del Genoa ha fermato la nona sinfonia in campionato juventina. Allegri schiera il 4-3-3 effettuando scelte ponderate in vista della Champions: la novità è Cuadrado nel tridente insieme a Ronaldo e Mandzukic. Confermato Bentancur a centrocampo. Juric risponde con un folto 3-5-2 affidando tutte le speranze in attacco a Piatek. E’ la Juve del portoghese o meglio dei portoghesi considerando anche l’esplosività di Cancelo. Nella prima frazione l’assoluto protagonista anche se non è una notizia è CR7. Movimenti, guizzi, giocate, palo e poi il gol facile facile che sblocca la partita. Azione personale di Cancelo, smanacciata di Radu (ostacolato da Piatek) che finisce direttamente sui piedi di Cristiano. L’epilogo a pochi passi dalla porta è scontato. Il portoghese dimostra ancora una volta di essere un fuoriclasse estraniando tutte le vicende extracampo e facendo quello che gli riesce meglio: la differenza. Ritmi elevati ma la Juventus non concretizza e la prima frazione si chiude sull’1 a 0. Nella ripresa Juric si fa sentire ed il Grifone cerca di mettere maggior brio alla partita. La Juve ha sempre in mano il pallino del gioco ma i rossoblu alzano il baricentro entrando in campo con un altro piglio rendendosi “pericolosi” con Piatek al primo squillo nel match. L’amico e connazionale Szczesny risponde presente. I padroni di casa non la chiudono e le conclusioni scarseggiano. Allegri decide di inserire Douglas Costa per Cuadrado. La freccia brasiliana rientra dopo lo stop. Come un fulmine a ciel sereno però arriva a sorpresa il gol di Bessa. Su un pallone che sembrava destinato a finire fuori, Kouamé la mette in mezzo e Bessa spezza la retroguardia juventina addormentata. E’ 1 a 1 allo Stadium. Allegri è su tutte le furie e pesca la carta Joya. Entra Dybala. Inizia l’assedio juventino Ronaldo, Dybala e Mandzukic. Il Genoa tiene botta. Dentro Bernardeschi ma ancora non basta. La Juventus viene bloccata per la prima volta in stagione dalla determinazione genoana. Chapeau Grifone.