Pareggio giusto per quanto si è visto, ma che serve poco a entrambe, tra Milan e Atalanta al Meazza. Finisce 1-1 a San Siro, le reti tutte nel primo tempo con Calhanoglu su punizione ad aprire le danze e il solito Zapata a pareggiare i conti, nel mezzo anche un rigore parato da Donnarumma a Malinovskyi. Nella ripresa la stanchezza non consente a una delle due squadre – le migliori da quando la Serie A è ricominciata dopo i lockdown – di prendere il sopravvento. I rossoneri restano al sesto posto, a un punto dalla Roma che domenica ha la grande occasione di portarsi a +4, mentre la Dea sale a meno cinque dalla Juventus, ma deve di fatto dire addio alla possibilità di lottare ancora per lo scudetto e rischia di essere scavalcata dall’Inter e agganciata dalla Lazio. Primo tempo subito vivace in cui per primi sono gli ospiti a rendersi pericolosi con le conclusioni di De Roon e Gomez, ma al quarto d’ora passa in vantaggio il Milan con un’altra perla di Hakan Calhanoglu. Punizione laterale battuta dal turco con una parabola davvero beffarda che sorprende Gollini all’incrocio. Il trequartista rossonero raggiunge quota 8 gol e 8 assist in una seconda parte di stagione devastante e pochi minuti dopo colpisce anche l’incrocio dei pali con una botta terrificante, ma c’era fuorigioco. Sempre da fermo l’Atalanta al 26′ ha la grande chance di pareggiare il match. Biglia interviene in maniera sconsiderata in area su Malinovskyi, l’arbitro non se ne avvede ma il Var lo chiama a una on field review e così Doveri non può che concedere il rigore. Dal dischetto va proprio il trequartista ucraino, ma calcia male e Donnarumma respinge il penalty. Il pareggio degli orobici – fino ad allora sottotono – arriva comunque a stretto giro di posta con Duvan Zapata, che al 34′ si ritrova la sfera in area dopo una serie di rimpalli e in equilibrio precario è lucido nel piazzare il diagonale vincente. Nella ripresa tante lotte in mezzo al campo ma poche occasioni, i ritmi restano alti ma le due squadre perdono lucidità e si assiste a una serie di capovolgimenti da una parte e dall’altra. De Roon ci prova con la conclusione dalla distanza che decolla sopra la traversa, mentre a quindici dal termine clamoroso palo colpito da Bonaventura a concludere un contropiede condotto da Leao. E’ l’ultima occasione di una partita giocata bene da entrambe le squadre, capaci di annullarsi a vicenda a dimostrazione dell’ottimo momento di forma.