Il Napoli non sfonda: pari al San Paolo col Genoa

Francesco Raiola

NAPOLI Non scaccia i fantasmi il Napoli, non riuscendo a superare il Genoa, che raccoglie un punto prezioso nella lotta salvezza. Azzurri che non sfondano il bunker eretto da Thiago Motta, con Ancelotti che deve anche ringraziare Koulibaly per un salvataggio decisivo sulla linea. Pubblico che non ritrova il Napoli che non risponde sul campo alle polemiche della settimana.

Clima teso ed infuocato a Fuorigrotta da giorni dopo il caso scoppiato martedì con il clamoroso ammutinamento dei giocatori del Napoli dopo il match con il Salisburgo. Squadra contestata ferocemente giovedi nell’allenamento al San Paolo e pullman accolto da fischi e urla anche all’arrivo in serata allo stadio. Cambia poco Ancelotti contro il Genoa: torna Ospina tra i pali, con Di Lorenzo a destra e Hysaj a sinistra, con Maksimovic e Koulibaly coppia centrale. A centrocampo Callejon e Insigne esterni, Fabiàn Ruiz e Zielinski a completare la linea mediana. Coppia di attacco formata da Lozano e Mertens, dopo il forfait dell’ultim’ora di Milik,  influenzato. Cambia modulo invece Thiago Motta che schiera il 4-3-2-1 con Radu tra i pali, Ankersen e Pajac esterni, Romero e Zapata centrali. Linea mediana formata dai danesi Lerager e Schöne e Cassata. Dietro Pinamonti i due trequartisti Pandev e il colombiano Agudelo.
Match subito con il Napoli molto aggressivo e va subito in rete proprio con Insigne ma Calvarese annulla per fuorigioco precedente di Lozano. Subito ammonito Schöne per fallo su Mertens, pericoloso su punizione dal limite dell’area. Ci prova anche Zielinski da fuori ma Radu respinge. È un Napoli che sente la pressione della partita e gli attacchi sono confusi e poco lucidi. Protesta il Napoli per un contrasto in area di Pajac che anticipa Callejon pronto a colpire a botta sicura su assist di Insigne, ma la VAR conferma l’angolo e non concede il penalty agli azzurri. Genoa che rischia poco e si fa vedere soprattutto sulla destra dove Ankersen mette in difficoltà un Hysaj fuori ruolo. Primo tempo che si chiude fra i fischi del San Paolo. Nessun cambio all’intervallo per i due tecnici con la ripresa che inizia con ritmi più alti. Ci prova prima Pandev con una conclusione di poco a lato e poi Mertens sempre da fuori con Radu che respinge. Buona occasione in contropiede per il Genoa con Pinamonti che prova a ribattere in rete un cross di Lerager ma Hysaj salva in corner. Altro check VAR per un tocco di mano della barriera del Genoa su punizione di Mertens ma ancora una volta il rigore viene negato agli azzurri. Cambia Ancelotti inserendo Llorente per Callejon, con Lozano che scala a destra. Un minuto dopo è decisivo Koulibaly che salva sulla linea un tocco a botta sicura di Pinamonti su assist di Agudelo. Esce fra i fischi e applausi a metà ripresa Insigne sostituito da Elmas, che si piazza a centro con Zielinski che scala a sinistra. Ancora Napoli pericoloso con un tiro dalla distanza di Fabiàn Ruiz respinto da Radu. Primo cambio nel Genoa con l’inserimento del giovane olandese Cleonise per Goran Pandev, che esce tra gli applausi di Fuorigrotta. Ammoniti anche Cassata nelle file del Genoa e Llorente nel Napoli. Brutto fallo del giovane olandese Cleonise su Lozano, che rimedia subito l’ammonizione. Terzo e ultimo cambio per Ancelotti che inserisce Luperto per Hysaj. Giallo anche per Lerager che ferma Llorente con fallo tattico. Grande parata di Radu a cinque minuti dalla fine su colpo di testa di Elmas, sradicando il pallone dalla rete che per pochi centimetri non supera la linea della porta.  Cambia Thiago Motta inserendo Radovanovic per Cassata. Cinque minuti di recupero concessi da Calvarese, con gli azzurri che provano sempre con confusa generosità. Terzo cambio nel recupero per i rossoblù con Ghiglione per Agudelo, migliore in campo nel Genoa. Niente da fare per Ancelotti con il Napoli che piomba in crisi, pur contestando un paio di episodi dubbi in area da rigore che Calvarese non ravvede. Tanti fischi per gli azzurri all’uscita dal campo, soprattutto per la prestazione che è mancata ancora una volta. Mai sosta fu così benedetta per ritrovare un minimo di tranquillità. Alla ripresa Milan-Napoli.
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