Il Milan vince in rimonta a Marassi: 2-1 al Genoa

Marco Giampaolo vince il playout delle panchine con Aurelio Andreazzoli e torna a respirare. Il Milan espugna Marassi grazie a una reazione da grande squadra: Reina cancella l’errore commesso nel primo tempo con la parata decisiva sul rigore di Schone, che aveva sbloccato il match. Di Hernandez e Kessie (dal dischetto) le reti rossonere. In mezzo anche quattro espulsioni: due dal campo (Biraschi e Calabria) e due dalla panchina (Saponara e Castillejo).

Ansia e papere – Tanta pressione, poche emozioni. Un primo tempo scritto, con un risultato che rispecchia i valori visti in campo e il momento delle due formazioni. Meglio i rossoblù, più veloci e determinati rispetto al solito Milan compassato, privo di idee e macchinoso. Lo 0-0 sembrava scontato ma nel finale di frazione è arrivato l’errore inatteso, commesso da uno dei giocatori più esperti in campo, tra l’altro schierato all’ultimo istante per la defezione di Donnarumma: la topica colossale di Pepe Reina sulla punizione calciata da Schone al 41′ poteva essere un macigno sul morale dei rossoneri, una pietra tombale sull’avventura di Marco Giampaolo.

Uno-due micidiale – Il tecnico di Bellinzona, però, è bravo a raddrizzare la situazione all’intervallo, con due mosse che cambiano radicalmente il volto della sfida e della sua squadra. Il Milan rientra con Paquetà e Leao al posto degli spenti (per usare un eufemismo) Calhanoglu e Piatek e ribalta il punteggio nel giro di 6 minuti, tra il 51′ e il 57′: prima Radu regala l’1-1 a Theo Hernandez, lasciandosi sorprendere sul suo palo (una giocata che il terzino aveva già provato con Inter e Torino), poi Biraschi ferma con una mano Rafael Leao: il VAR suggerisce a Mariani il rigore, l’arbitro espelle, forse severamente, il difensore entrato al posto di Criscito dopo pochi minuti. Fuori il rigorista designato, sul dischetto si presenta l’altro specialista Kessie, che non sbaglia. 

Ingenuità indolore – A questo punto il Genoa è costretto a sbilanciarsi, per giunta con l’uomo in meno. E l’attaccante portoghese, in campo aperto, diventa devastante, supportato bene da Paquetà. I rossoneri fanno però fatica a gestire la situazione favorevole e commettono l’errore di allungarsi, concedendo qualche occasione di troppo agli avversari. L’ennesima cavolata è dietro l’angolo e la commette Calabria: prima perde palla, poi trattiene Kouame, rimediando il secondo giallo della serata. Un altro episodio decisivo, perché al 92′ il Grifone ha la grande occasione per pareggiare: Reina atterra Kouame, ma stavolta è miracoloso nel respingere il rigore di Schone. Nel bene e nel male, è stata la sua partita, che si chiude dopo otto minuti di recupero. Il Diavolo riemerge dall’inferno, conquistando tre punti di piramidale importanza

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