Francesco Raiola
NAPOLI A poche ore dal caso che ha scosso l’Italia sportiva e non solo, il pallone non si ferma, domani alle 18 un San Paolo tutto esaurito è pronto ad accogliere il Napoli impegnato nella sfida contro il Bologna di Pippo Inzaghi, reduce dalla sconfitta interna contro la Lazio del fratello Simone. Napoli scosso dal finale incandescente di San Siro, che ha portato alla sconfitta nell’ultimo minuto, tutto sommato immeritata. Ma a bruciare di più sono gli strascichi del match contro l’Inter, come le squalifiche pesanti comminate a Koulibaly e ad Insigne, per le espulsione subite dai due azzurri da Mazzoleni. L’avvocato del club, Grassani, ha già annunciato ricorso per provare a ridurre ad almeno un turno le due giornate di squalifica. Ricorso che verrà in ogni caso discusso nel 2019, con Ancelotti costretto a far meno domani dei due pilastri di difesa e attacco, oltre che di Marek Hamsik, infortunatosi a San Siro nel primo tempo, per una distrazione muscolare di primo grado. Piena emergenza quindi per Ancelotti, che dovrà fare di necessità virtù, considerando anche un turnover abbastanza obbligatorio, visto che si scende in campo per la terza volta in una settimana. Probabile ritorno tra i titolari per Ospina, in difesa chance per Malcuit a destra, mentre Ghoulam dovrebbe essere riconfermato a sinistra. Coppia centrale formata da Albiol e Maksimovic. Rotazione obbligatoria anche a centrocampo con Diawara al posto di Hamsik, e possibile nuova chance per Rog al posto di Allan, apparso stanco a San Siro; sulle fasce 2 posti per Ounas, Callejon, Zielinski e Fabiàn Ruiz, con l’algerino e il polacco in vantaggio . In attacco per la prima volta dal primo minuto nell’era Ancelotti, coppia formata da Milik e Mertens. Da non escludere la sorpresa Simone Verdi, completamente ristabilito dall’infortunio, in cerca di una maglia da titolare.