La Juve sbanca Valencia nonostante l’inferiorità numerica per l’ingiusta espulsione di Ronaldo dopo appena mezz’ora di gioco. Ma nonostante l’uomo in meno, è tanta Juve per un piccolo Valencia. La sfida del Mestalla la decide Miralem Pjanic con una doppietta su calcio di rigore. Male invece che la Roma che esce sconfitta dal Bernabeu. Al Mestalla Allegri disegna la Juve con il solito 4-3-3 con Mandzukic e Bernardeschi nel tridente accanto a Cristiano Ronaldo. Dietro c’è Cancelo a destra, in mezzo Khedira, Pjanic eMatuidi, mentre il Valencia di Marcelino si schiera con il 4-4-2 con Rodrigo e Batshuaui in prima linea, alle loro spalle occhio a Guedes e Parejio, l’ex fiorentina Neto tra i pali. Parte forte il Valencia che punta a spaventare la Juve, ma non ci riesce tanto che Mandzukic ha una ghiottissima palla gol a porta spalancata, ma il croato se la divora e Allegri non gradisce, come si infuria anche sull’errore di Khedira che sbaglia un rigore in movimento. La Juve c’è, Cristiano gioca largo e crea spazi, con la Juve a dirigere le operazioni e Valencia coperto e in attesa. Si tocca la coscia Khedira, non ce la fa e Allegri lo richiama, dentro Emre Can. Si accendono gli animi intorno alla mezz’ora con Cristiano e Murillo che si beccano. Accenno di rissa che finisce male per Cristiano che invita il valenciano a rialzarsi toccandolo per i capelli (Murillo ne ha però pochi). Interviene l’addizionale di porta e Brych estrae il rosso diretto per Ronaldo che esce in lacrime dal campo. Decisione francamente esagerata, al massimo poteva starci il giallo. Difficile da digerire soprattutto con l’avvento del Var che tanto bene ha fatto al mondiale ma che non è applicato in Champions. Ingiustizia vera e Juve in dieci e Valencia che adesso con l’uomo in più prende coraggio. Chiellini si fa uccellare da Batshuayi, Szczesny chiude bene sul primo palo. Il Valenzia fa più possesso ma all’improvviso la Juve passa. Cancelo centra la traversa ma Parejio gli rifila una scarpata ed è rigore. Dal dischetto Pjanic che la piazza nonostante Neto avesse intuito la traiettoria: 1-0 Juve ad una manciata di secondi dal riposo. E vale tanto. E un altro rigore in avvio di ripresa chiude la gara. Murillo manda giù Bonucci e Brych non ha dubbi, ancora rigore che Pjanic trasforma: 2-0 Juve. La Juve adesso può gestire con la forza dei nervi distesi nonostante l’inferiorità numerica, ma in campo la differenza è notevole. Poca cosa il Valencia di Marcelino per impensierire i campioni d’Italia. Fuori Pjanic, dentro Douglas Costa il protagonista del bruttissimo episodio di domenica contro il Sassuolo con lo sputo a Federico Di Francesco che gli è costata quattro giornate di squalifica in campionato. Fuori Batshuayi dentro Gameiro nel Valencia, ma con pochi risultati. Juve in controllo della gara, con tanto di rigore parato da Szczesny a Gameiro al sesto di recupero. E finisce così con la netta vittoria juventina. Meritatissima, mentre nell’altra sfida del girone, tutto facile per lo United che passa in Svizzera in casa dello Young Boys per 3-0.