Champions, domani Real-Roma. Di Francesco: “Voglio una squadra arrabbiata”

La miglior difesa è l’attacco e Di Francesco lo sa benissimo e inizia all’attacco la conferenza pre match con il Real di domani sera al Bernabeu. Per esorcizzare le critiche sulla sua Roma, assai deludente. “Non abbiamo neanche cominciato e sento parlare già di entusiasmo decaduto, dai… mi sembra di vivere a Roma. Però, è vero, dobbiamo ritrovare spensieratezza. Spero che domani si veda la rabbia, il desiderio di ‘far male’ agli avversari e di fare una partita diversa. Domani potrei anche sorprendere con le mie scelte, devo pensarci bene, è una partita insidiosissima. Mi auguro che migliori la presenza e la continuità in campo dei giocatori, che difendiamo meglio: sono questi i problemi, non i sistemi di gioco. La difesa? Con il Chievo ho visto una fase offensiva di qualità, ma c’è mancata la fase difensiva: siamo stati poco cattivi e determinati. Qui dobbiamo difendere meglio. Tutti assieme, non soltanto i difensori”. C’è poi l’aspetto di alcuni calciatori. “Il broncio di Dzeko mi interessa in maniera relativa, farà gol. Nzonzi e De Rossi possono coesistere, col Milan hanno fatto bene, e Nzonzi può fare anche la mezzala. Perotti andrà in panchina. Devo fare tante scelte: a volte una tribuna aiuta i giocatori che pensano di essere già maturi. Kluivert deve migliorare nei movimenti, è molto istintivo ma ha grandissimi mezzi, un grande futuro. Ora le nostre aspettative sono alte. Dobbiamo crederci noi e trascinare tutti, noi viviamo per lo straordinario, dobbiamo credere di poter ripetere l’ultima Champions”. L’attenzione è tutta sui primi avversari, i campioni in carica, i tre volte campioni d’Europa anche se hanno perso Cristiano Ronaldo. “E’ presto per giudicare il Real rispetto al precedente. Però senza Ronaldo mi sembra che sia più squadra, addormenta meno la partita, è più continuo. Passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1, due sistemi che in fondo si somigliano, diverso può essere il vertice di centrocampo, alto o basso. Non so se questo Real è meglio o peggio: a me piace, e Asensio che ha sostituito Ronaldo mi piace tantissimo, è il futuro del Real anche se non è Ronaldo per caratteristiche. Comunque il Real si è fatto conoscere come Real, non come Real Ronaldo. Se potessi, toglierei loro Sergio Ramos, difensore, centrocampista, attaccante, sa fare tutto con qualità”. Ai suoi chiede solo una cosa: “Mi auguro da domani di vedere una squadra che abbia rabbia, il desiderio di far male agli avversari e di fare una partita gagliarda sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo fare prestazioni differenti, con maggiore continuità, ritrovando spregiudicatezza ma anche spensieratezza nel fare le cose con maggiore convinzione e determinazione”. Nel corso della conferenza anche un battuta sul caso Douglas Costa squalificato per quattro turni dopo lo sputo al figlio Federico. E Stavolta Eusebio parla da padre. “Sono indignato per quello che ho sentito su presunte parole dette da Federico. Ha preso uno sputo, un’umiliazione enorme, e non ha reagito. Sono orgoglioso di lui come uomo. È passato quasi da vittima a colpevole sui social, dove alcuni ci hanno augurato la morte. Non dico altro”.
In confererenza anche De Rossi, che riparte di slancio e rilancia: “Siamo i primi a chiedere di più a noi stessi, ma non è facile paragonare questa squadra con quella della passata stagione. Io resto fiducioso. Se questa è la miglior partita per ripartire? No, ma visto che sfide più semplici ci hanno portato grandi delusioni domenicali, perché no? Magari esce fuori un risultato positivo, una grande prestazione che potrebbe ridarci slancio e fiducia, facendoci ricordare quanto siamo stati forti pochi mesi fa e che possiamo tornare a esserlo”.