Zidane chiama Cristiano: “Non andare via, ho bisogno di te”

MASSIMO CICCOGNANI

Ci sono solo tre uomini ai quali Cristiano Ronaldo potrebbe far fatica a dire di no: Sir Alex Ferguson, il suo maestro allo United, Carlo Ancelotti e Zinedine Zidane. E così, dopo la clamorosa voce di una rottura tra Cristiano e il Real causa i problemi con il fisco e la mancata difesa da parte di Florentino Perez, voci poi confermate da Ronaldo ai compagni dal ritiro della nazionale portoghese impegnata in Confederation Cup, a scendere in campo è proprio il tecnico Zidane, attualmente in vacanza con la famiglia in Italia, e che ieri ha chiamato al telefono il suo pupillo. Un messaggio chiaro, accorato: “Cris, non voglio che tu vada via. Il tuo ruolo è fondamentale all’interno del gruppo, per il tuo carisma e per i tuoi gol che ci hanno portato a vincere tutto”. Un messaggio chiaro, considerato che proprio Zidane può giocare un ruolo importante per ricucire lo strappo. Durante l’inverno, il tecnico era riuscito a convincere Cristiano dapprima a giocare più vicino alla porta per cercare meglio la via del gol, e poi convincendolo a “saltare” le partite più facili dove magari avrebbe potuto segnare gol a raffica, per preservare il suo fisico e averlo pronto per la fase finale della stagione. Cristiano ci ha pensato e alla fine ha accettato. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti, dieci gol nella fase finale della champions, indirizzata verso Madrid proprio dai gol del portoghese. Zidane ha chiesto a Cristiano di rimanere, per continuare insieme a vincere il Europa e nel Mondo. Se il messaggio avrà successo, lo sapremo solo nei prossimi giorni, anche se intanto intorno al fuoriclasse portoghese si è aperta una caccia internazionale riconducibile però a pochissimi club.  Potrebbe provarci l’ex club di Cristiano, lo United, forte  del legame tra il calciatore e Alex Ferguson, ma a frenare la voglia degli inglesi di riportare il Pallone d’Oro all’Old Trafford, l’indiscrezione di un incontro tra l’agente di Ronaldo,  Jorge Mendes, con il presidente del Psg Nasser Al-Khelaifi, avvenuto nel pomeriggio della finale di Cardiff presso l’hotel Hilton. C’è da superare la clausola rescissoria chiesta dal Madrid fissata a circa un miliardo di euro. Proprio il positivo incontro tra Mendez e il Psg, ha fatto si che l’agente facesse esplodere la bomba mettendo il suo assistito sul mercato. Mendez è infatti convinto che di fronte al caso fisco, il Real possa accettare di sedersi al tavolo e discutere la cessione su una base d’offerta intorno ai 250 milioni di euro da far entrare nella casse del Real. Dipende da Perez e dalla sue prossime messe, se sarà in grado di difendere il suo gioiello dall’assalto del fisco spagnolo, oppure se preferirà lasciarlo partire dietro una base d’asta come detto non inferiore ai 250 milioni. C’è poi il ruolo di Zidane che non vuole perdere il suo pupillo ben sapendo che una cessione di Cristiano potrebbe avere ripercussioni anche nello spogliatorio. Per Zidane, in due stagioni, altrettante Champions, una supercoppa d’europa, una Liga spagnola, un mondiale per club, si prospetta la partita più difficile. Convincere Cristiano a restare. Partita difficile, ma forse non impossibile.

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