Simone Dell’Uomo
Emozioni e segnali importanti regalati da un’intensa domenica di Premier, una domenica che vedeva in campo tre delle big d’oltremanica. Spicca il risultato del Chelsea, che distruggere il Burnley al Turf Moor e torna a Londra col bottino pieno. Quale miglior termometro per testare continuità del nuovo Chelsea di Sarri se non campi come questi? Non era una partita semplice, specialmente vista l’assenza di Hazard. Sarri sceglie un 4-3-3 più fisico, affidando al solo William il compito di orchestrare le manovre offensive escludendo sia Fabregas che Kovavic. Scelta giusta: i blues non tradiscono e demoliscono i poveri padroni di casa. Segna Morata nel corso del primo tempo, nella ripresa sale in cattedra Barkley che prima raddoppia poi regala un altro assist a Willian. Nel finale chiude Loftus-Cheek che completa la sua settimana perfetta dopo la tripletta in Europa League, numeri esaltanti per un centrocampista che continua a crescere e spingere per una maglia da titolare. L’elemento più significativo resta però senz’altro Ross Barkley, dimenticato da Conte e rispolverato da un maestro come Sarri, bravissimo a valorizzare i giovani e insegnare loro determinati movimenti. D’altronde, come mostrato all’Everton, resta una mezzala perfetta per interpretare al meglio il 4-3-3 tanto caro all’ex banchiere toscano: classe, corsa, dinamismo e tenacia a servizio dei suoi compagni. Vince anche il Man United di Mourinho, mai continuo e troppo lontano dalla vetta: battuto l’Everton 2-1. Decide Pogba, gol e assist per Martial; nel finale Sigurdsson dal dischetto illude i blues, che arrestano così la loro striscia di tre vittorie consecutive. Mourinho può sperare nel passo falso del Tottenham per provare a rientrare nella corsa al quarto posto, traguardi comunque lontani dalle ambizioni di un club come il Man United. Mou può sperare anche perché l’Arsenal ha fallito il test decisivo: solo 2-2 sul campo del Palace. Se il Chelsea sa imporsi su questi campi, l’allegro e giovane Arsenal di Emery no. Anche oggi pesanti errori difensivi, discreto tasso di inesperienza e mancanza assoluta di mentalità vincente. A fine primo tempo apre Milivojevic che dal dischetto riscatta il pesantissimo errore di Goodison Park; nella ripresa brillante reazione rabbiosa dei Gunners: altra magia su punizione di Xhaka e guizzo vincente di Aubameyang. Quando i tre punti sembravano ormai cosa fatta, un altro loro errore difensivo rispedisce Milivojevic dagli undici metri: non sbaglia nemmeno stavolta, Arsenal bloccato e due punti persi per strada che fanno malissimo. Domani Tottenham-City a Wembley, monday night e gran finale del decimo turno di Premier. Pochettino sorride: torna Dele Alli.