Nella splendida cornice della Rostov Arena, il Messico batte 2-1 la Corea del Sud nella seconda uscita del Gruppo F. Vela di rigore nel primo tempo ed un immenso Chicharito Hernandez nella ripresa condannano la Corea. Il gol della bandiera per gli asiatici lo firma Son autore di una magia. Messico ad un piccolo passo dagli ottavi. Veloce e frizzante 4-3-3 scelto da Osorio mentre Tae-Yong punta sul 4-4-2 denso e con una forte impronta difensiva. Parte subito forte il Messico, mentre la Corea punta a spezzare il gioco ed inizialmente ci riesce. Un dato per far capire l’aggressività asiatica e quanto detto nelle righe precedenti è rappresentato dai numeri: sette falli in dodici minuti. Messico che comunque non riesce mai ad essere incisivo con esecuzioni insidiose. Super occasione Corea con Son, l’esterno del Tottenham dopo il taglio in profondità prova a battere Ochoa ma i suoi due tentativi l’uno dietro l’altro, vengono respinti dalla retroguardia avversaria. L’episodio chiave al 24′ quando Jang interviene in scivolata sull’out di sinistra per bloccare il cross di Guardado. Ingenuità colossale del difensore asiatico che colpisce il pallone con il braccio tenuto largo e Mazic è costretto a fischiare calcio di rigore. Dal dischetto si uno dei tanti messicani che per le grandi potenzialità poteva esprimere molto di più nei palcoscenici europei. Si parla dell’ex Arsenal Carlos Vela, il fantasista è freddo e lucido e sblocca la partita. La Corea è obbligata a cambiare tattica e a scoprirsi non avendo più nulla da perdere. Negli spazi lasciati inevitabilmente si infila Layun, il suo tiro viene contrastato da Jo. Dopo lo sbandamento per lo svantaggio la risposta asiatica arriva per mano del solito Son da calcio di punizione, conclusione che finisce alta sopra la traversa. La prima frazione si chiude con il Messico meritatamente in vantaggio, El Tricolor mette in cascina oltre il 70% del possesso palla. Dato che simboleggia i valori i campo delle due nazionali. Il Messico inizia la ripresa da grande squadra, nessuna foga ma gestione del pallino del gioco con calma e tranquillità. Lo squillo arriva da Guardado ma Jo dimostra prontezza. Il gol del raddoppio è preciso e puntuale ed siglato nell’azione che meglio rappresenta la nazionale messicana: determinazione e tenacia che permettono di rubare il pallone ai coreani, contropiede letale condotto da Lozano, scarico su Hernandez e gol. Nel finale entra l’intramontabile Rafa Marquez per dare solidità e portare esperienza. Successivamente è il turno di Corone e Dos Santos che fanno rifiatare i terribili in senso positivo, Lozano e Vela. Alla fine arriva il gol della bandiera, il primo in questi Mondiali che non poteva non segnarlo il giocatore di maggior spessore, l’unico capace di essere pericoloso. Son trova una prodezza battendo Ochoa. Nonostante due vittorie su due partite il Messico non è matematicamente agli Ottavi. Si dovrà attendere la gara di questa sera tra Germania e Svezia, in caso di pareggio o di vittoria degli svedesi Lozano e compagni festeggerebbero il passaggio del turno. In caso di vittoria della Germania, ci sarà da superare (anche con un pareggio) l’ostacolo svedese.