Premier. Chelsea rinato: con il Liverpool prova verità

Daniele Oliviero

Una squadra rinata, il Chelsea, e il classico allenatore italiano che la rimette in piedi, in questo caso Vincenzo Maresca. Non era facile piazzarsi tra le prime cinque per il tecnico di Pontecagnano, che tra le altre cose ha dovuto fare diversi slalong tra i tanti problemi irrisolti all’interno della società, a partire da una rosa folta come la foresta delle amazzoni, fino ad una dirigenza che non pone un limite preciso allo spreco di soldi. Nonostante ciò, i Blues hanno conquistato 4 vittorie 2 pareggi e una sola sconfitta, quest’ultima contro il City al debutto in campionato. Un evidente balzo in avanti rispetto al passato alquanto burrascoso; ad oggi il Chelsea ha quasi il doppio dei punti (14) rispetto all’anno scorso (8). Nella ricostruzione del Chelsea, che Maresca ha affermato più volte quanto sia un percorso lento che vuole mettere da parte grandi obiettivi come il titolo, una grande fetta di merito va a Cole Palmer, trascinatore in grado di sdoppiarsi tra fantasista (5 assist) e goleador (6 reti). Ma il difficile deve ancora venire. Al ritorno dalla sosta il Chelsea è chiamato ad alzare l’asticella di difficoltà affrontando il Liverpool capolista. Domenica ad Anfield Rossi e Blu si scontreranno per il big match dell’ottava giornata. Primo esame importante anche per Slot, che dopo sei vittorie, una sola sconfitta e nemmeno un pari affronterà una delle prime cinque della classifica. Sarà Salah contro Palmer, Jackson contro Nunez, Slot contro Maresca, entrambi accomunati dal fatto di aver conquistato le loro piazze facendosi scivolare addosso critiche e scetticismo. A rincorre dietro al Liverpool c’è il City, che sfiderà il Wolverhampton prima del match di cartello. Proprio l’anno scorso al Molineux Stadium i Citizens avevano conosciuto il loro primo inceppo stagionale perdendo per 2-1. Ma replicare quello stesso risultato sarà difficile per le Wolves, dal momento che stanno facendo non poche fatiche a tornare a galla dai bassi fondi ritrovandosi ultime con un solo punto. Con Rodri e De Bruyne ancora fermi ai box (sconosciuto il ritorno del belga) Guardiola dovrebbe confermare Kovacic in mediana, che ha sempre convinto quando è stato chiamato in causa, con il jolly Gundogan che può essere affiancato al croato o a Foden sulla trequarti.

Facendo un piccolo passo indietro, nel settebello di partite del sabato c’è l’Aston Villa, in direzione Craven Cottage del Fulham per rimanere in zona Champions, poi l’Arsenal che alle 18:30 duellerà a Bournemouth, e lo United. I Red Devils in casa contro il Brentford sono alla ricerca disperata dei tre punti, senza i quali potrebbe saltare la panchina di Ten Hag. Il destino dell’olandese, sempre più con le spalle al muro dopo svariati risultati incolori e figuracce fra Tottenham e Livepool, è legato al match delle Bees, undicesime e sopra lo United di tre posizioni. Dopodiché, si saprà se Ten Hag sarà dentro o fuori. Sarà invece il derby di Londra tra Tottenham e West Ham a tagliare il nastro dell’ottava, con gli Spurs che devono risalire di qualche posizione dopo un avvio così e così.

Il quadro dell’ottava giornata:

Tottenham-West Ham (19/10 ore 13:30)

Fulham-Aston Villa (19/10 ore 16)

Ipswich-Everton (19/10 ore 16)

United-Brentford (19/10 ore 16)

Newcastle Brighton (19/10 ore 16)

Southampton-Leicester (19/10 ore 16)

Bournemouth-Arsenal (19/10 ore 18:30)

Wolverhampton-City (20/10 ore 15)

Liverpool-Chelsea (20/10 ore 17:30)

Nottingham-Crystal Palace (21/10 ore 21)