Francesco Raiola
NAPOLI Nonostante il clima di preoccupazione che invade tutta l’Italia e non solo a causa del propagarsi incessante del Coronavirus nel nostro paese, con l’aumento dei contagiati e del numero dei morti, il calcio non si ferma con la Champions League che torna a Napoli, con il big match attesissimo tra gli azzurri di Gattuso e il Barcellona di Messi, che scenderà in campo nello stadio che fu di Diego Armando Maradona. Conferenza stampa a Castelvolturno per Gattuso con il capitano Insigne che mostrano subito vicinanza alle persone che hanno contratto il virus, oltre che alle popolazioni coinvolte e al Governo. Insigne crede all’impresa: ”Siamo sereni, affrontiamo una grande squadra, sappiamo che hanno Messi, il numero 1 al mondo e dovremo limitarlo, ma possiamo giocarcela. Con il Brescia abbiamo fatto molto bene, siamo stati bravi a ribaltarla, grazie al mister che ci aiuta nei momenti di difficoltà. Dobbiamo fare bene in entrambi le fasi, è una grande sfida e la prepariamo al 100% seguendo il mister per avere la giusta mentalità per fare gol e non prenderle. Messi è il più forte, e non voglio fare paragoni con Maradona che per noi è sacro”. E’ in fiducia il capitano responsabilizzatosi molto in un momento difficile per la stagione: “Merito del mister che mi ha dato subito fiducia. Da napoletano sento molto queste gare e spero di fare goal in una serata magica come quella di domani, ma se segna Ospina va bene lo stesso. Ci dobbiamo provare, affrontiamo tanti campioni, ma anche il Liverpool era campione di Europa ed ha perso qui 2-0. I tifosi devono aiutarci fino alla fine, devono darci una grossa mano. Grande merito di questa inversione di tendenza va al mister che ci ha dato carica sin dal primo giorno. I suoi discorsi sono piaciuti a tutti, ci tiene tutti sul pezzo e spero che continui così per la sua grande esperienza da calciatore e allenatore. Sono convinto che domani faremo una grande gara, sappiamo che sarà difficile, dovremo giocare da squadra, solo così potremo fare una grande partita”.
Carico a mille anche Gattuso al suo esordio da tecnico in Champions League: “ Affrontiamo una grande squadra e ringrazio Ancelotti e la rosa per essere arrivati agli ottavi. Abbiamo una grande emozione e con il nostro staff li abbiamo studiati molto. Prima con Valverde riconquistavano palla dopo 11 secondi, ora con Setien dopo 6 secondi; non bisogna pensare solo al loro possesso, ma anche alla riconquista del pallone e servirà molta attenzione quando teniamo palla perché ti aggrediscono e rischiamo grosso se non facciamo le cose al meglio”. Su Insigne: “ Non lo scopro io, ha un motore importante, fa 12 km a partita, è intelligente tatticamente, deve migliorare da capitano nell’essere coerente in quello che fa, farsi sentire, non parlare sempre ma quelle poche volte entrare nell’anima dei compagni”. Difficile fermare Leo Messi: “ Quale gabbia! Noi dobbiamo pensare al collettivo. Messi è il più grande, per come ha vissuto tutta la sua carriera, è un esempio mondiale per i bambini, sempre perfetto”. La partita di domani non è un punto di arrivo per il Gattuso allenatore: “Si, ho ripensato a tutte le avventure da allenatore, da Palermo a Creta, a Sion , a Pisa con tutte le problematiche avute e pure se non siamo stati noi gli artefici della qualificazione ce lo meritiamo come staff. Sarà brutto solo dire ai 3-4 giocatori fuori lista che non ci saranno domani”. Nessun paragone tra Messi e Maradona: “Diego è il dio del calcio, non l’ho visto da vicino, ma l’ho seguito. Messi si avvicina ma noi non dobbiamo commettere l’errore di pensare solo a lui, il Barcellona non è solo Messi”. Fondamentale sarà l’atteggiamento tattico della squadra domani sera: “Dobbiamo giocare senza paure, in casa abbiamo fatto partite sciagurate, voglio vedere una squadra che sappia soffrire, mettendo da parte la tensione. Con il Barcellona si fanno due partite, una con la palla e una senza, se pensi di tirarla su perché loro hanno la difesa alta allora non esci più da dietro. Devi rischiare col palleggio per metterli in difficoltà”. E’ tornato protagonista Fabian Ruiz: “Tutta la squadra, anche Hysaj mi ha dato tanto, Mario Rui, Zielinski. Bisogna ragionare di squadra. Su Lozano sto facendo delle scelte, ora deve lavorare per farsi trovare pronto, anche altri giocatori importantissimi non stanno giocando. Oggi faccio delle scelte e per questo non trova spazio”. Sulle speranze di passare il turno inevitabile pensare ai k.o. del Barcellona a Roma e Liverpool: “Se analizziamo il loro vissuto, hanno vinto tutto ciò che c’era da vincere, anche le problematiche societarie fanno il solletico a questi campioni. Dobbiamo pensare che sono marziani, non alle partite che sbagliano. Con Setien sto rivedendo il Barcellona di 2-3 anni fa col palleggio e la riconquista immediata. Se vai a pressarli alti loro giocano 11 uomini compreso il portiere. Col passare dei minuti dobbiamo tenere il campo e dare fiducia all’ambiente e stare tranquilli. Fare una gara in 190 minuti senza sbagliare. Se sbagli qualcosa non ti perdonano, dobbiamo essere lucidi e controllare ogni scelta. Sappiamo che loro sono favoriti, ma la prepariamo bene e ce la giocheremo perché in 180 minuti nel calcio non si sa mai”.
Nelle scelte di formazione conferme tra i pali e in difesa, con Ospina titolare, Di Lorenzo e Mario Rui esterni, Manolas e Maksimovic ancora titolari. A centrocampo regia in mano a Diego Demme, con Fabian Ruiz e Zielinski in appoggio. Nel tridente torna Josè Maria Callejon con il capitano Insigne. Unico dubbio per il ruolo di centravanti, con Mertens favorito su Milik. In serata conferenza stampa del tecnico blaugrana Setien.
Fischio di inizio in un San Paolo pressochè esaurito alle ore 21. Arbitro del match sarà il tedesco Byrch, che qui a Fuorigrotta ha diretto a settembre Napoli-Liverpool.