Francesco Raiola
NAPOLI Non è passata l’amarezza in casa Napoli dopo la clamorosa sentenza della Corte Federale che non ha ridotto le giornate di squalifica a Kalidou Koulibaly dopo i vergognosi cori razzisti di San Siro. La ferita è aperta, e pesanti sono state le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis rilasciate su diversi organi di stampa: “Anche stavolta il sistema , inteso come organizzazione, ha dimostrato di non voler cambiare, punendo la vittima e non il carnefice. Se andiamo avanti così, il calcio rischia seriamente di implodere, di farsi male da solo. Mi vergogno di far parte di questo sistema, dal quale uscirò molto presto se la FIGC non prenderà seri provvedimenti contro il razzismo. Koulibaly da questa vicenda ne esce ancor più umiliato. Sono offeso per lui. Era toccato, ferito nella sua sensibilità, per la sua famiglia. La sua capacità espositiva è stata eccezionale, mi dispiace non abbia avuto giustizia” . De Laurentiis ha toccato altri temi, tra i quali il mercato: “Koulibaly e Allan non vanno via. A luglio ho rifiutato 105 milioni per Kalidou; se questa estate arrivano offerte di un certo livello e se qualcuno vorrà andare via, ci fermeremo a parlare”. Sulla stagione in corso e sugli obiettivi, il presidente è carico: “Ancelotti intende il calcio diversamente da Sarri e Benitez, quest’anno potrebbe essere anche un anno di transizione. Adesso stiamo già programmando il futuro, cerchiamo ricambi funzionali al nostro gioco e ringiovanire la rosa. Stiamo avviando contatti importanti per bloccare giocatori che arriveranno a giugno”.
