Al Madrigal una pragmatica Svizzera ferma una bella Spagna ma poco concreta. Nel tabellino dei marcatori finiscono i due terzini destri: ad Alvaro Odriozola risponde Ricardo Rodriguez. Lopetegui sceglie nel 4-3-3 un centrocampo di classe cristallina ed un attacco di tecnica e muscoli: Thiago Alcantara in cabina di regia con accanto Koke ed Iniesta mentre davanti Silva, Diego Costa e Iago Aspas. Petkovic si affida invece al 4-2-3-1 con Shaquiri ad ispirare la prima punta Seferovic. La qualità della Roja emerge fin dalle prime battute, gli spagnoli gestiscono con armonia il gioco ma gli svizzeri si difendono con compattezza coprendo bene gli spazi. David Silva prosegue il suo ottimo momento di forma, il tuttocampista rivitalizzato da Guardiola ispira numerose trame offensive creando i pericoli maggiori. Il giocatore del City prima sfiora il gol e poi fornisce l’assist ad Odrizola che grazie ad un tiro di prima intenzione trova l’angolino. Poca Svizzera nella prima frazione, la squadra di Petkovic viene messa alle corde dalla pressione della Spagna. Nella ripresa spazio a Lucas Vazquez che entra al posto di uno spento Aspas. Secondo tempo che sembra rispettare il copione del primo ma la Svizzera regge bene gli attacchi delle furie rosse e riesce anche a proporsi in zona offensiva: Lichsteiner impegna De Gea con un gran tiro ma il portiere dello United fa capire perché è considerato uno dei migliori nel suo ruolo grazie ad un’ottima parata. La conclusione dell’ex Juve è solo il preludio del gol del pareggio che arriva con Rodriguez. Il terzino svizzero si fa trovare pronto sfruttando una carambola. Nel finale assedio spagnolo. Lucas Vazquez si vede negare la gioia del gol da Sommer autore di una gara giocata con personalità mentre Thiago Alcantara e Asensio non capitalizzano. Fortuna che non è dalla parte delle furie rosse: palo di Nacho in pieno recupero. Alla fine gli svizzeri strappano il pareggio. Determinazione che potrà rivelarsi utile ai Mondiali per la squadra di Petkovic. Dall’altra parte una squadra composta da un mix di esperienza e giovani condito da tanta tecnica che non deve però rimanere fine a se stessa. Se da una parte il palleggio e la creatività degli spagnoli hanno pochi “concorrenti” dall’altra Lopetegui dovrà lavorare sotto l’aspetto della concretezza per renderli efficaci.