Federico Grasso
Inter in gita a Marassi: 0-5 rifilato in scioltezza alla Sampdoria, i bluerchiati reggono poco più di 20 minuti, poi crollano incredibilmente e subiscono la manita nerazzurra con il poker di un Icardi davvero scatenato. Un Sampdoria-Inter nel segno degli ex e dal profumo d’Europa quello che inaugura la domenica di A. Partendo da Skriniar e Icardi, passando da Ranocchia (oggi indisponibile) ed Eder, e finendo con Ricky Alvarez, sono tutti giocatori che in stagioni più o meno recenti hanno indossato la casacca avversaria. A Genova, dove la squadra di casa ha vinto 10 delle 14 partite disputate finora, blucerchiati che si schierano – con l’obbligo di riscattare la pessima prestazione di Crotone – col consueto 4-3-1-2: recupera Bereszynski che si prende la fascia destra, sulla sinistra confermato Murru; Praet torna titolare dopo quasi due mesi nei 3 di centrocampo di Giampaolo (vista anche la squalifica di Linetty) con Torreira e Barreto – fresco di rinnovo – a completare il terzetto; trequarti affidata a Ramirez che supporterà la collaudata coppia d’attacco Zapata-Quagliarella.
Dall’altra parte Inter non bellissima negli ultimi tempi ma che ha strappato un buon pareggio al Napoli domenica scorsa, col 4-2-3-1: Skriniar a comandare la difesa insieme a Miranda, mentre Rafinha avanzato sulla trequarti alle spalle del capitano Icardi. Perisic, voglioso di cancellare un suo momento abbastanza opaco, confermato sulla sinistra con Candreva sulla destra. Scalpita in panchina il grande ex Eder. Si inizia con venti minuti abbastanza sciapi ma con gli ospiti più in palla. La svolta arriva al 26’ con Cancelo che scodella dalla trequarti e Perisic con un preciso colpo di testa scavalca Viviano. Dopo solo 4 minuti rigore concesso ai neroazzurri per un contatto Rafinha-Barreto (il contatto c’è ma l’8 interista pare già in caduta prima di scontrarsi con la gamba del blucerchiato) e Icardi spiazza Viviano e fa 2-0. Samp in bambola: passano 60 secondi e Beresynski non riesce a chiudere una palla destinata a Perisic, che riesce a mettere forte in mezzo, confusione che viene risolta da una magia ancora di Icardi che col tacco gonfia ancora la rete. Samp che cerca una reazione d’orgoglio, Zapata incorna un bel cross di Murru ma il suo colpo di testa si infrange sul palo. Passano 3 minuti e il capitano neroazzurro risolve un’altra mischia in area con Rafinha che cerca il gol di tacco su una palla vagante, Viviano respinge corto e il 9 nerazzurro sfonda la porta facilmente: 4-0 Inter e incubo per i blucerchiati. Secondo tempo che ha poco da dire, a parte il poker personale di Icardi al 51’ che, dopo un rinvio sbilenco di Barreto, riesce a trovare al volo una traiettoria imprendibile. Poco da segnalare dopo il quinto gol, se non qualche timida azione doriana e il potenziale sesto gol divorato da parte degli ospiti. Inter perfetta, su tutti spiccano Icardi, ma anche Rafinha e Perisic che insieme a Candreva hanno fatto il bello e il cattivo tempo sulle fasce. Nerazzurri che tornano a Milano con 3 punti fondamentali in proiezione Champions, mentre Sampdoria in crisi nera, Europa complicata con un’Atalanta nettamente più in palla.