L’Ifab all’unanimità dice si al Var ai Mondiali di Russia

Massimo Ciccognani

Ci siamo. Il Var chiama e l’Ifab risponde. La tecnologia sarà utilizzata ai prossimi Mondiali in programma in Russia dal 14 giugno al 15 luglio. La decisione definitiva è stata presa dall’Esecutivo dell’Ifab, l’International Football Association Board, riunito a Zurigo. E l’introduzione del Var, il Video Assistant Referee, è stata presa all’unanimità. Il 132esimo congresso dell’Ifab ha così deciso che la “moviola in campo” sarà la grande novità anche del prossimo mondiale. L’ufficialità, ma a questo punto è soltanto un pro forma, arriverà tra pochi giorni, il 15 e 16 marzo durante il Congresso di Bogotà. L’Ifab è un organo internazione, l’unico deputato a modificare le regole del calcio istituito nel lontano 1886 a Londra, ed è composto di otto membri e dalle quattro federazioni britanniche che la compongono, ovvero inglese, scozzese, gallese e irlandese, indipendente dalla Fifa ed ha il potere di stabilire qualsiasi modifica o innavazione attinente il mondo del calcio. In una nota da Zurigo, l’Ifab fa sapere che “questo storico incontro rappresenta una nuova era per il calcio”. Dunque, avanti tutta con il Var dopo due anni di sperimentazioni in ogni angolo del mondo. La prima volta fu lo scorso anno in Giappone durante il Mondiale per club, poi via via è stato adottato ovunque, a cominciare dall’Italia che lo ha lanciato in questa stagione. E dal prossimo anno via libera anche in Spagna. Innegabilmente si tratta di una gtrande vittoria di Gianni Infantino, presidente della Fifa, e che operaltro fa parte dell’Ifab, che per primo ha voluto l’ingresso della tecnologia per limitare gli errori arbitrali. Inoltre, anche i delegati delle 32 squadre che parteciperanno ai Mondiali di calcio in Russia, che si sono riunite a Sochi,  hanno espresso un parere favorevole all’applicazione del Var. Inizia una nuova era per il mondo del pallone o meglio, continua.

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