Corrado Tamalio *
Non scopro nulla se dico che i primi 20 minuti del primo tempo di Cagliari, ci hanno regalato, si fa per modo di dire, un Milan brutto, troppo brutto per essere vero. Squadra molto lenta nelle uscite, manovra prevedibile che ha permessi al Cagliari di fare il suo gioco fatto di raddoppi e pressing alto e asfissiante, trovando pure la rete del vantaggio con Joao Pedro. Nessuna reazione perché il Cagliari ha sfiorato pure il raddoppio con una conclusione da fuori di Barella che per fortuna, a Donnarumma battuto, ha centrato la base del palo. Milan con centrocampisti alti e con la difesa troppo bassa, ha permesso al Cagliari di dominare. Non basta il buon finale di tempo con le occasioni capitate a Calabria, Kessie e Suso oltre alla doppia opportunità capitata sui piedi di Bonaventura, ja provato a spaventare gli isolani. Occasioni gettate al vento con tanto rammarico. Un altro Milan al rientro dagli spogliatoi, segno che la lavata di testa di Gattuso ha prodotto il suo effetto. Sardi costretti ad abbassare il baricentro, squadra più alta, brava a fare gioco sugli esterni d’attacco, con un pressing alto a impedire al Cagliari di ripartire. E proprio grazie a questo cambio di identità tattica, è arrivato il pari con gran pressing di Kessié a spaventare i rossoblù e palla per Higuain che non vedeva l’ora di bagnare la prima rete in rossonero. Milan padrone nella fase discendente con altre due ghiotte occasioni e grande prova di Cragno, bravo a chiudere lo specchio della porta e salvare il Cagliari prima su Suso poi su Gonzalo. Finisce alla Sardegna Arena con un pari largamente meritato, ma anche con tanta rabbia per quel che poteva essere e non è stato. Dalla bruttura del primo tempo, alla brillantezza di una ripresa che ha fatto vedere che il Milan è capace di fare ben altro. Ma deve concedere men0 all’avversario, e deve soprattutto crescere di identità, migliorare la fase difensiva, sveltire la manovra. Alla fase un bicchiere mezzo vuoto, ma c’è da lavorare. E Gattuso lo sa benissimo.
* ex calciatore, tifoso Milan