Ci siamo. Dopo sei lunghi anni di attesa l’Inter domani giocherà una gara di Champions League. L’ultima volta accadde nel 2011/2012 quando i nerazzurri vennero eliminati agli ottavi dal Marsiglia. L’imperativo è rialzarsi in casa nerazzurra ed indirizzare la stagione nel verso giusto. Due sconfitte nelle prime quattro di campionato ed il gioco che fatica a decollare, sono questi gli aspetti che mettono con le spalle al muro l’Inter. Il momento non è di certo idilliaco ma ora è giunto il momento di pensare alla coppa dalle grandi orecchie. Le notti europee hanno un sapore senza alcuna ombra di dubbio speciale e suggestivo. L’avversario di turno sarà il Tottenham di Pochettino, reduce da due sconfitte consecutive in Premier. Gli Spurs ormai da anni in constante crescita in Inghilterra, vogliono però dare una svolta anche in Europa, motivo in più per affrontare fin dalle prime battute con decisione la gara. Spalletti è stato chiaro alla vigilia spiegando l’importanza della sfida contro gli Spurs. “La Champions League è la Disneyland del calcio. E’ ovvio che è una gara fondamentale capace di dare una scossa alla nostra stagione. Questa competizione ti fa provare delle emozioni uniche ed arriva al momento giusto. Il Tottenham è una squadra forte ma lo siamo anche noi. Loro hanno molte armi, tecnica, velocità, fisicità. Visto le loro caratteristiche, dobbiamo mantenere alto il baricentro e costante la corsa soprattutto nel finale. Non penso che Kane sia stanco. Abbiamo visto le partite degli Spurs ed è stato sempre funzionale per la squadra lavorando e sacrificandosi moltissimo. I suoi compagni lo cercano e si appoggiano su di lui continuamente. E’ vero per alcuni aspetti siamo inesperti per questo evento ma la curiosità e la sofferenza dell’anno scorso devono farci superare i nostri limiti. Cosa è mancato contro il Parma? Abbiamo iniziato bene, ma poi la pressione di non farcela ci ha limitato ed è andata come è andata. Chiaramente non è stato trovato il gol, non abbiamo tagliato sul primo palo in molte conclusioni e siamo stati poco precisi sotto porta. Abbiamo creato molto ma se non capitalizziamo non si vince. Al momento non siamo stati in grado di capire il valore delle nostre qualità individuali. E’ una scintilla che può sbloccarsi da un momento all’altro. Riguardiamo con la squadre le partite giocate, soprattutto le prestazioni non positive. Ogni giocatore può intervenire esprimendo il suo pensiero. Ci confrontiamo è normale”. Spalletti è poi intervenuto sulla disposizione tattica e su alcuni giocatori. “Abbiamo sempre giocato con la difesa a 4 ma è capitato di schierarci a 3 per la costruzione del gioco. Un metodo che ha utilizzato anche il Tottenham nell’ultima sfida per confondere l’avversario. D’Ambrosio ieri ha lavorato bene ma c’è il rischio che non ci sia. Brozovic deve mantenere di più la sua posizione e conservare lucidità. Icardi ama attaccare la profondità ma nelle ultime partite abbiamo trovato le aree avversarie intasate. In queste situazioni è essenziale l’estro dei giocatori di maggior qualità”.
Anche Maurizio Pochettino vuole dare una sterzata alla stagione del club londinese ed è stato categorico in conferenza commentando anche il periodo non facilissimo degli Spurs. “Non credo che siamo i favoriti, sarà difficile ma abbiamo l’obbligo di far bene. Arriviamo entrambe al match in un momento non semplice. L’Inter è una squadra piena di storia con un allenatore competente e giocatori bravi. Per quanto riguarda gli uomini a disposizione Lloris, Alli e Sissoko sono tutti infortunati. Alderweireld e Trippier sono rimasti a Londra per scelta tecnica. Non ho punito nessuno, conta solo il Tottenham e la vittoria. Kane non mi ha mai detto di essere stanco. E’ facile dargli la colpa quando le cose non vanno bene, deve ritrovare il giusto ritmo ma le sue prestazioni in passato non si possono contestare. E’vero gli ultimi risultati non sono stati positivi ma abbiamo affrontato il Liverpool che la scorsa stagione ha giocato la finale di Champions. La cosa più importante è trovare la continuità e possiamo farlo solo attraverso la voglia e la determinazione. In questo modo possiamo essere competitivi contro i grandi club”. Ha infine concluso. “E’ speciale giocare la Champions, dobbiamo fare un bel cammino. Un giorno quando sarà pronto il nuovo stadio e spero il prima possibile, mi auguro di regalare spettacolo ai nostri tifosi”.
L’altra partita del girone B in programma sempre alle 18,55 sarà Barcellona-Psv di scena al Camp Nou. I blaugrana (i favoriti del raggruppamento) hanno il compito di dimostrare di essere ancora una super potenza in Europa nonostante l’addio di un calciatore unico: Don Andres Iniesta. Il tridente stellare formato da Messi, Suarez e Dembélé supportato da Coutinho dovrà far dimenticare la batosta di Roma dello scorso aprile. Il Barcellona ritroverà di fronte un ex, l’ormai tecnico Van Bommel. Il Psv si affiderà alla spregiudicatezza dei suoi giovani tra i quali spicca Lozano.