La Lega di Serie A ha finalmente assegnato i diritti televisivi per il triennio 2018/2021. Saranno Sky e Perform a trasmettere il prossimo anno le partite del massimo campionato. Il gruppo del magnate australiano Rupert Murdoch si è infatti aggiudicato i due pacchetti principali (7 match su 10) per un totale di 780 milioni di euro, mentre l’operatore inglese, già presente sul mercato mondiale con la piattaforma di live sport streaming “Dazn”, è riuscito ad avere il pacchetto meno pregiato (3 match a giornata), spendendo in totale 193,3 milioni di euro. In tutto nelle casse di via Rosellini entreranno 973 milioni a stagione (il 20% in più di quanto si sarebbe incassato nel bando di gennaio), che potrebbero addirittura aumentare di ulteriori 150 milioni l’anno in relazione alla vendita degli abbonamenti e al miglioramento del fatturato. In tutto, tenendo conto dei diritti già venduti – estero e Coppa Italia – e di quelli da vendere – in chiaro e radiofonici – la Lega incasserà per i diritti tv nei prossimi tre anni oltre un miliardo e mezzo.
Dopo un anno intero di discussioni, trattative, bandi andati deserti, offerte miliardarie e rescissioni di contratti, finalmente i rappresentanti delle squadre della massima serie hanno quindi votato compatti e all’unanimità la cessione dei diritti audiovisivi, con il presidente del Genoa Enrico Preziosi, il primo a dare la notizia dell’accordo, che ha subito ammesso che “le offerte sono state superiori rispetto a quello che ci aspettavamo”. Soddisfatto anche il presidente della Lega Serie A Gaetano Micciché. “Questa è una giornata importantissima per il calcio italiano perché dopo una lunghissima trattativa partita un anno fa è giunta a termine la vicenda legata ai diritti televisivi”. Salva anche la storica trasmissione televisiva della Rai “Novantesimo Minuto”, grazie alla flessibilità dei due broadcaster che hanno acquisito i diritti, che hanno permesso la possibilità di trasmettere gli highlight in chiaro già da domenica pomeriggio anziché da domenica sera. Micciché ha anche confermato che sono “in corso trattative tra Sky e Perform per la ritrasmissione dei match di Serie A. Mi auguro che i tifosi italiani non siano costretti ad acquistare due abbonamenti per avere la possibilità di vedere tutto il calcio in tv”. Fuori dai giochi fin dalla mattinata Mediapro, mentre Mediaset ha deciso di non partecipare alla fase di rilancio. In una nota il gruppo di Cologno ha definito il bando “totalmente squilibrato. Basta pensare che fino a oggi i pacchetti per il digitale terrestre avevano sempre contenuto tutte le partite delle migliori otto squadre italiane. Mentre il bando di oggi offre 3-4 match per turno, oltretutto senza club chiaramente definiti e quindi senza nessun appeal per i tifosi delle singole società”.
Malgrado l’esito delle assegnazioni, Mediaset si è mossa immediatamente per far riconoscere a favore degli abbonati Premium il diritto di accesso alla Serie A attraverso i diritti di ritrasmissione. Nel bando stilato dalla Lega è infatti previsto che Sky e Perform possano concedere il diritto di ritrasmissione anche chi non possiede le licenze dei diritti tv della Serie A, e quindi anche a Premium. Unica clausola: trasmettere le partite con il logo e il commento sportivo di chi si e’ aggiudicato il diritto a trasmettere quel determinato match. Sky si è assicurata le 114 partite del primo pacchetto, pari a tre gare per giornata in altrettante finestre orarie (ore 18 del sabato, ore 15 della domenica e ore 20.30 sempre della domenica) e le 152 del secondo in quattro finestre orarie, in particolare le partite delle 15 di sabato e domenica, la gara delle 18 di domenica e il “Monday night match” del lunedì. Il pacchetto acquisito da Perform consente di trasmettere 114 gare corrispondenti a tre partite a giornata: la partita delle 20.30 del sabato, quella delle 12.30 di domenica e una di quelle alle 15, sempre di domenica.