Finisce con un punto a testa tra Atalanta ed Inter che serve ben poco ad entrambe. Nella sfida dell’Atleti Azzurri d’Italia, i padroni di casa non concretizzano la notevole mole offensiva prodotta nel primo tempo mentre l’Inter poco brillante nella manovra si sveglia solo nel finale, sprecando l’opportunità di scavalcare Roma e Lazio per una sera (in attesa del derby di domani) e di tornare alla vittoria che manca da due turni. Assenze pesanti per entrambe le compagini che devono affrontare una sfida delicata con molte defezioni. Gasperini orfano dello squalificato Petagna e degli infortunati Ilicic, Spinazzola, Palomino, Rizzo si affida al 3-4-1-2. Caldara torna al centro della difesa accanto a Toloi e Masiello alla sua duecentesima presenza in A davanti Berisha; a centrocampo confermati De Roon e Freuler con Hateboer e Gosens sulle corsie; in attacco il classe ’98 Barrow (preferito inizialmente a Cornelius non al meglio) alla sua prima da titolare, compone il tandem d’attacco con il Papu Gomez con Cristante sulla trequarti, pronto a sfruttare gli inserimenti da dietro. Modulo speculare quello scelto da Spalletti che sorprende tutti. Il tecnico dei neroazzurri punta sul 3-4-3, complice anche la condizione fisica di Candreva non ottimale e l’assenza di Brozovic. Miranda viene schierato al centro della difesa con D’Ambrosio e Skriniar che completano la retroguardia a protezione di Handanovic. La zona nevralgica del campo è occupata da Gagliardini e Borja Valero con Cancelo e Santon sulle fasce. In zona offensiva Perisic e Rafinha (che parte da destra per accentrarsi) a supporto di Icardi. L’Atalanta parte aggressiva, Freuler e De Roon aggrediscono fin dalle prime battute Borja Valero e Gagliardini. La pressione della squadra di casa mette in difficoltà l’Inter che non riesce a costruire il gioco, non a caso la prima occasione è per gli uomini di Gasperini che però divorano una clamorosa palla gol con Gomez. Un attivissimo Barrow si vede negare ancora una volta la gioia del primo centro in A da un ottimo intervento di Handanovic che si supera, e sul ribaltamento di fronte Berisha non è da meno sulla conclusione di Perisic nella prima prima vera occasione dell’Inter. La squadra di Spalletti continua a soffrire, superata la pressione però riesce a trovare la profondità grazie al taglio dell’esterno croato che sfiora nuovamente il gol del vantaggio. La prima frazione si chiude a reti inviolate. L’Atalanta non raccoglie quanto di buono seminato mentre l’Inter fatica ad esprimersi con il 3-4-3 commettendo numerosi errori tecnici e subendo addirittura 11 reti nello specchio nella porta (un record in questo campionato nei primi 45 minuti). Nel secondo tempo Gasperini inserisce Cornelius per Barrow autore di una prova positiva. L’Atalanta macina gioco ma è l’Inter a mettere paura con Icardi che però viene fermato dall’intervento prodigioso Hateboer. Il notevole sforzo del primo tempo inizia a farsi sentire e gli uomini di Gasperini calano un pò di intensità. L’Inter cerca di alzare il ritmo però non è precisa: Rafinha non capitalizza da ottima posizione il servizio di tacco di Icardi. Buon momento per l’Inter neanche a dirlo con Ivan Perisic che ha la terza palla gol della gara ma spedisce fuori dopo aver impattato con la testa. L’Atalanta è in difficoltà fisica e atletica e subisce la spinta offensiva degli ospiti. Alla fine nulla di fatto, l’Inter si sveglia troppo tardi e non porta a casa il risultato. Gli uomini di Gasperini sono bravi a resistere nel finale dopo aver speso tantissimo.