Francesco Raiola
Si riprende il primo posto il Napoli, concesso per meno di 24 ore all’Inter di Spalletti. Vittoria sofferta a tratti ma meritata, anche se gli uomini di Sarri ci hanno abituato a ben altre prestazioni. Si gioca ad Udine, ma oggi pomeriggio il Friuli è succursale di Fuorigrotta. Oltre quattromila tifosi azzurri più centinaia di napoletani residenti al Nord sparsi per lo stadio, che fanno sembrare l’Udinese squadra ospite.
Oddo sorprende tutti adottando una formazione ancora più difensiva del solito, con i cinque dietro con Widmer ed Adnan sulle fasce, Balijc, Fofana e Barak a centrocampo con De Paul dietro l’unica punta, Perica.
Nel Napoli nessuna novità con Maggio e Hysaj confermati sulle fasce. Turnover previsto in difesa con Chiriches al posto di Albiol.
Il match si indirizza subito sul solito canovaccio. Palla agli azzurri e pressing degli avversari sui portatori. Addirittura su Jorginho il primo uomo a pressare è De Paul. Poche occasioni comunque nella prima parte di gara, con Hamsik vicino alla rete dopo uno scambio Insigne-Mertens. Prova a replicare l’Udinese con Fofana da fuori ma che non c’entra lo specchio della porta. La svolta arriva dopo la mezz’ora, quando Di Bello decreta il calcio di rigore per gli azzurri per atterramento in area di un ottimo Maggio da parte di Angella. Sul dischetto di presenta Jorginho che non è impeccabile. Respinge Scuffet ma è lesto lo stesso italo-brasiliano che insacca. Finale di tempo contraddistinto ancora dal Napoli che cerca il raddoppio ma che viene fermato dal muro udinese.
Secondo tempo sterile di occasioni, caratterizzato da una Udinese più volitiva ma sterile davanti, con Oddo che stupisce difendendo la sconfitta di misura, togliendo Perica per Lasagna. Occasioni nella ripresa per Callejon con tiro parato da Scuffet e nel finale con un tiro di Barak neutralizzato da Reina.
Adesso tutta l’attenzione è focalizzata al primo dicembre ore 20.45. Al San Paolo va di scena una partita che ( forse ) vale una stagione.