MASSIMO CICCOGNANI
TORINO Roberto Rosetti, ex arbitro e responsabile del progetto per l’Italia, promuove il Var. Sette giornate di campionato ed errori diminuiti grazie alla tecnologia. “Capisco la paura – ammette Rosetti – ma ritengo che non si possa più rinunciare alla tecnologia. Sono 309 le azioni finite sotto la lente d’ingrandimento della tecnologia nei primi 7 turni: in 288 casi la scelta della terna arbitrale è stata confermata, 21 volte cambiata e questo significa una media di tre errori in meno a partita. I falli di gioco sono diminuiti: erano stati 260 nelle prime 7 giornate dello scorso torneo, oggi ci fermiamo a 203. I cartellini gialli sono passati da 313 a 245, i rossi da 24 a 15. Grazie alla tecnologia c’è più attenzione da parte dei giocatori, sanno che rischiano di più e limitano alcuni comportamenti. Eppure ancora ci si lamenta, magari chi in questo momento viene danneggiato da una decisione non presa (prendi il caso di Orsato in Roma-Inter). “Il Var è migliorabile – continua Rosetti – visto che abbiamo iniziato da poco più di un mese e siamo in fase sperimentale. L’obiettivo rimane quello di avere un calcio più giusto. Con la tecnologia si va verso la riduzione drastica dell’errore umano. Una volta si poteva perdere uno scudetto, una finale o una semplice partita per un errore evidente agli occhi delle telecamere. I tempi di attesa sono più o meno quelli di una sostituzione. Il Var non è solo una aiuto al direttore di gara, ma siamo in presenza di una svolta epocale. Il calcio sta cambiando grazie all’uso della tecnologia e sarà di certo un calcio migliore. Per cui – conclude Rosetti – andremo avanti su questa strada. E’ questo l’imput del presidente Tavecchio. Inoltre dalla prossima stagione a Coverciano ci sarà fisso un simulatore Var. Federcalcio e Lega promuoveranno un master sull’uso della tecnologia, personalmente andrò di nuovo nei ritiri per spiegare il Var e raccogliere suggerimenti. Ci muoviamo in base alle direttive Fifa e in Italia potremmo anche proporci pet testare il guardalinee elettronico, anche se necessita di un investimento importante dal punto di vista economico. Basta con gli errori che una volta si facevano perché l’arbitro non vedeva come il famoso gol di Henry non visto dal direttore di gara. Adesso c’è il Var, strumento straordinario per migliorare la qualità del calcio. Ed è a lui che continueremo ad affidarci”.