Maurizio Carfizzi *
Mi chiedo che senso ha oggi parlare ancora di calcio, di sport, di tattica quando succedono ancora queste cose in uno stadio di calcio. Sono settimane, mesi, che personalmente, io, Maurizio Carfizzi, nel piccolo spazio concessomi dal Dott. Massimo Ciccognani, denuncio, concordamente con il direttore, quello che succede puntualmente negli stadi ogni qualvolta il Napoli gioca in determinati stadi. Ululati razzisti contro Kalidou Koulibaly, cori schifosi contro la città di Napoli e i napoletani non possono essere più tollerati. Addirittura anche offese verso i giornalisti napoletani in tribuna stampa. Adesso basta! Non possiamo più andare avanti, bisogna scendere dalla giostra. Ma quello che succede sugli spalti va denunciato e le regole vanno rispettate. Perché, mi chiedo e vi chiedo, il sig.Mazzoleni (sempre lui!), non ha applicato il regolamento e non ha sospeso la partita, cosi come richiesto più volte dal Napoli? Anzi, l’arbitro ha peggiorato la situazione, non comprendendo lo stato d’animo di Koulibaly, prima ammonendolo per un fallo che poteva esserci, ma addirittura espellendolo per aver reagito al giallo con un applauso, a quanto pare rivolto al pubblico che continuava ad umiliare il forte difensore azzurro. Mi chiedo la sensibilità vale solo per gli altri? Dove è ora Buffon che offendeva l’arbitro di Real-Juve? Plauso invece a Cristiano Ronaldo che invece ha espresso solidarietà a Koulibaly. Resto ancora sconcertato per le gravi dichiarazioni espresse da Allegri nel post Atalanta-Juventus, in una partita ben arbitrata da Banti, nelle quali il tecnico juventino ha accusato De Laurentiis di inasprire gli animi, per aver espresso ( e a questo punto giustamente) perplessità sulla designazione di Mazzoleni per la sfida Inter-Napoli. A che titolo questo signore si permette di fare la morale a De Laurentiis? Proprio lui autore di diversi show contro gli arbitri e contro la VAR l’anno scorso? Ma andiamo avanti: concordo con Gravina e Pecoraro. Per me questo calcio andrebbe fermato. Non è possibile morire per andare ad aggredire tifosi di una squadra avversaria, non è possibile assistere a questo spettacolo indecoroso e razzista. Proprio il giorno di Santo Stefano, il primp boxing day italiano dal 1971, quando tutto il mondo poteva vedere il calcio di casa nostra, abbiamo fatto vedere la faccia peggiore. Mi vergogno per questi signori, ma faccio miei i pensieri di Koulibaly:” Sono orgoglioso della mia pelle: sono orgoglioso di essere nero, senegalese, francese e napoletano. Io sono un UOMO”. Siamo tutti con te, Kalidou. Siamo tutti Koulibaly. Forza Napoli Sempre.
* ex calciatore, tifoso Napoli