Simone Dell’Uomo
Emozione e lacrime, lacrime a gogò. Così Lucas Tolentino Coelho de Lima ha lasciato il suo ovile, la sua culla calcistica, il Flamengo e il suo Maracanà. Naturalmente parliamo di Paquetà, fantasista brasiliano classe 97 che rappresenterà il primo colpo del Milan versione gennaio 2019. Chiaramente il colpo è tutto di Leonardo, sempre abile e lungimirante a scoprire i talenti del suo paese. L’accento sulla “à” non fa altro che ricordare ai tifosi rossoneri un altro talento che scrisse la storia del club rossonero, naturalmente Ricky Kakà. Sono tantissime le analogie con quell’operazione. Il ragazzo ha il suo stesso passo, la sua stessa tecnica, è un ventunenne classe 97, viene dal Brasile per imprimere il suo marchio nel calcio europeo. E ieri ha lasciato il calcio verdeoro, all’ultima gara da titolare all’interno delle sue mura amiche, mura prestigiose tra l’altro, mura che sanno riconoscere le qualità dei grandi giocatori, le mura del Maracanà. Nonostante la sconfitta di ieri con l’Atletico Paranaense, laggiù è già una leggenda, è già un idolo dei tifosi del Flamengo, che purtroppo ormai si sono arresi: Paquetà passerà da un rossonero all’altro. Le lacrime di ieri evidenziano la qualità non solo calcistica ma soprattutto umana di un ragazzo che ha mostrato gratitudine al club di appartenenza, al club che l’ha cresciuto, al club che l’ha valorizzato e l’ha fatto debuttare in Nazionale. Il ragazzo sembra un numero 10 naturale, in grado di spaziare su tutto il fronte offensivo, portando e difendendo palla come pochi. Dotato di un bel tiro e di splendida tecnica di base, le premesse per rinforzare il Milan di Gattuso e regalare al team rossonero maggior estro ed imprevedibilità ci sono tutte. L’operazione di portarlo a Milano a gennaio risulta altresì estremamente oculata: ai talenti sudamericani servono diversi mesi di ambientamento ad un calcio più fisico ma soprattutto più tattico come quello italiano. Per questo finire la stagione nei meandri di Milanello e vederlo esplodere nel 2019-20 potrebbe rappresentare senz’altro un’ipotesi più che plausibile, ma non è escluso che con quelle qualità e con questo Milan dall’infermeria esondante potremmo ammirarlo protagonista in campo per tutti i mesi primaverili. Con l’infortunio di Jack Bonaventura, giocatore unico nel calcio moderno, Gattuso ha perso la sua mezzala sinistra di riferimento per il 4-3-3 con cui venne disegnata la squadra ad inizio stagione. Ecco, Paquetà potrebbe giocar proprio lì. Un mancino naturale, levigatissimo, un mancino pagato ben 35 milioni. Manca solo l’ufficialità che arriverà una volta sistemati gli ultimi dettagli, ma ormai è fatta: Paquetà è pronto a sposare un altro club rossonero, stavolta l’Ac Milan di Milano.