Paolo Dani
MILANO Domani sera l’esordio in campionato sulla panchina del Milan per Stefano Pioli contro il Lecce di Liverani. Il tecnico si mostra subito fiducioso e ha visto una squadra tonica, in crescita. “I giorni che siamo stati insieme non sono tantissimi, mi aspettavo di trovare attenzione e disponibilità, e ho avuto queste risposte. la cosa più importante sarà la prestazione di domani sera, dimostrare di avere le idee chiare. Ho accettato il Milan perchè ho pensato di andare in un club prestigioso e con una grande storia, è un onore e un orgoglio essere qui. Se alleni il Milan non deve essere un pensiero che ti assilla andare a giocare a San Siro, ma una motivazione in più. L’ambiente di Milanello mi ha colpito, sembro che io sia qui da tanto tempo, perchè qui c’è gente che ha il Milan nel cuore. La squadra ha bisogno di giocare insieme, di vedere atteggiamenti sul campo per poter intervenire. Sono sicuro delle ottime potenzialità e caratteristiche, sono sicuro che possiamo fare un buon lavoro”.
Poco tempo per lavorare, ma intanto cominciato un lavoro dal quale Pioli e il Milan si aspettano tanto. “Difficile darsi un tempo. La prossima sosta sarà sicuramente un riferimento, dopo 5 partite. Però l’obiettivo è sempre sulla prossima partita, sarà sempre così. Dieci giorni di lavoro non sono molti, ma abbiamo fatto quello che serviva. Idee di gioco e posizione in campo da prendere puoi vederle dopo dieci giorni. Non saremo precisi e perfetti, proprio per questo dovremo avere un atteggiamento di generosità e attenzione molto elevato. E’ questo l’atteggiamento che più mi attendo dai giocatori. La cosa importante è vedere l’atteggiamento giusto, supera i momenti difficili della partita con compattezza e coesione”.
Domani tanta gente a San Siro. “Ci saranno tanti tifosi, e abbiamo il dovere di dare il massimo. Dobbiamo fare per noi stessi, per il club e per i tifosi, sappiamo quale sia la classifica. E se pensiamo di non meritare questa classifica e il momento giusto per dimostrarlo. Formazione? Proverò a non sbagliare la formazione iniziale, giocheranno quelli forti ma anche chi entra dalla panchina deve dare il massimo anche se giochi tre minuti. Rebic insieme a Biglia avevo già allenato, è cresciuto tanto rispetto alla Fiorentina quando lo avevo. L’ho trovato più dentro il gioco, prima si estraniava di più. E’ un giocatore di carattere che strappa. Domani mi aspetto solo una cosa, la vittoria”.