L’Eintracht Francoforte batte di misura una deludente e spenta Inter e accede ai quarti di finale di Europa League. Il gol di Jovic nella prima frazione (complice l’erroraccio di de Vrij) affonda i nerazzurri. L’Eintracht ha il merito di offrire un atteggiamento di sostanza condito da un’efficiente organizzazione difensiva ma soprattutto da un constante movimento in zona offensiva grazie alle folate di Jovic e Haller supportati da Kostic. I nerazzurri sbagliano l’approccio, rimangono sotto schock dopo il gol e risentono la mancanza di una prima punta. Dopo la Champions e la Coppa Italia, l’Inter è costretta a salutare anche questa competizione tra tanto rammarico. Se da una parte si arriverà al derby con grande delusione, dall’altra diventa categorico dare e metterci tutto per l’ultimo obiettivo possibile in stagione: la qualificazione alla prossima Champions League. Uniche note positive gli esordi in prima squadra dei giovani Esposito (classe 2002) e Merola (classe 2o00) e la super prestazione di Samir Handanovic autore di parate d’alta scuola.
Inter impassibile Spalletti costretto a fare i conti con molte assenze, schiera dal primo minuto il rientrante Keita con il trio Candreva, Politano e Perisic pronto a dare manforte. Hutter si affida nuovamente al 3-4-1-2 puntando su un’attenta organizzazione abbinata alle veloci movenze di Jovic ed Haller. Approccio completamente sbagliato da parte dell’Inter che non riesce a contenere l’Eintracht e soprattutto a costruire dinamicamente l’azione. Dopo tre minuti i tedeschi hanno una doppia occasione: prima Kostic sfodera un velenoso diagonale e poi Haller colpisce la traversa. Poco dopo arriva il gol del vantaggio. De Vrij sbaglia il retropassaggio e l’astuto e lesto Jovic ne approfitta. L’attaccante tiene la posizione sul difensore olandese superando Handanovic con un tocco morbido. Haller prima della mezz’ora centra anche il raddoppio ma la rete viene annullata per posizione di fuorigioco. Il Francoforte continua a posizionarsi diligentemente in campo, attacca agilmente la profondità ed imbriglia bene la manovra nerazzurra. L’Inter da parte sua ci mette pochissimo brio, Candreva e Perisic sono troppo prevedibili e spenti nelle avanzate. Timidi i tentativi di Vecino e Cedric. L’undici tedesco sale ancora in cattedra e dopo qualche minuto di calma, torna a mettere i brividi. Ci vuole un super Handanovic ad opporsi a Gacinovic e a Haller. L’intensità del Francoforte schiaccia i nerazzurri nella prima frazione.
Rigorosamente Eintracht La musica nella ripresa non cambia. Spalletti prova a cambiare qualcosa chiedendo di alzare maggiormente il baricentro. Perisic non dà segni di ripresa continuando ad avere un atteggiamento non all’altezza per partite di questo livello. I tedeschi innescano bene le punte, Jovic dà costantemente del filo da torcere. Dentro Ranocchia per Cedric, il difensore ha il compito di dare peso e centimetri in fase offensiva. Le cose non cambiano. Skriniar è sfiora il pareggio, il suo tiro non basta per battere Trapp. L’Eintracht riesce ad imbucarsi in qualche spazio lasciato inevitabilmente dall’Inter ma non ad incidere. Spalletti le prova davvero tutte. Spazio al 2002 Esposito per Borja Valero e successivamente Merola classe 2000 per un esausto Politano. Niente da fare. Jovic prova il colpo di testa e la doppietta, Handanovic si oppone e mostra ancora una volta i suoi strepitosi riflessi. Nel finale l’undici tedesco copre bene, amministra il risultato e porta a casa la qualificazione. L’Inter va fuori.