Dopo il pari sofferto ma prezioso a Francoforte, l’Inter andrà in scena domani a San Siro contro lo Spal. Alla vigilia nella classica conferenza stampa ad Appiano Gentile, Luciano Spalletti ha fatto il punto della stagione sottolineando le difficoltà per ottenere un posto in Champions League. “Sostituirò qualche giocatore in vista della Spal. Quando ci sono così tante partite ravvicinate è ovvio. I titolari sostituiranno altri titolari. Dobbiamo festeggiare i nostri 111 anni di storia. Giocare in casa in questo momento è molto importante e ci sosteranno 65000 tifosi. Adesso arriva un trittico di partite fondamentale. Mi aspetto che la squadra sia pronta in ogni eventualità, abbiamo giocatori importanti da Inter”. Il tecnico di Certaldo si è poi rivolto indirettamente ad Icardi. “Allenarsi è essenziale ma quando si è sempre giocato in stagione un periodo di riposo può essere rigenerante, basta che non ce ne sia un altro altrimenti possono esserci limiti nelle prestazioni. Icardi? Non sono stato aggiornato sull’incontro di ieri ma Marotta è in grado di saper gestire la situazione. Ha una grande esperienza ed è giusto che tutti si rivolgano a lui. Io devo pensare a mettere in campo la squadra che rispecchi i valori dei tifosi e dell’Inter. Sto trattando Icardi come Totti? Io non tratto. Io vado ad esibire una professionalità per il ruolo che ricopro e le possibilità che ho, cercando sempre di fare il meglio per l’Inter”.
La Spal “Se consideriamo alcuni parametri, la Spal è da alta classifica. Noi vogliamo dare seguito ai buoni valori espressi nelle ultime uscite. Sono convinto che la squadra darà quel qualcosa in più”.
La condizione della squadra “Ci sono diversi giocatori diffidati. Il discorso a Lautaro è stato fatto subito dopo l’ammonizione precedente. Nainggolan sta recuperando ma bisogna valutarlo giorno dopo giorno. Sarà difficile vederlo per il derby ma ci ha abituato a recuperare sensazionali. Joao Mario e Gagliardini potranno dare il loro contributo io mi aspetto molto da tutti e voglio la reazione. Skriniar e de Vrij importantissimi sia in difesa che nella costruzione del gioco ma ci sono stati gli stessi risultati quando hanno giocato Miranda e Ranocchia, segno di un corretto modo di lavorare”.