Dopo il netto tris rifilato alla Lazio, i nerazzurri ospitano domani a San Siro il Genoa di Juric. Icardi e compagni conquistato il secondo posto (in condominio con il Napoli) non hanno nessuna intenzione di fermarsi. I nerazzurri vogliono inoltre presentarsi nel migliore dei modi possibili alla prestigiosa sfida di martedì. Dal rossoblu italiano dei liguri si passerà infatti a quello catalano del Barcellona. Prima però è obbligatorio pensare al Genoa e dare continuità al dinamismo e alla fluidità di gioco offerte contro i biancocelesti. Genoa che è reduce dalla sconfitta in extremis contro il Milan nel match di recupero della prima giornata. Da aggiungere che il Grifone è una squadra da non sottovalutare considerando che è stata la prima in stagione a “fermare” la Juve. Per questo Spalletti alla vigilia ha voluto tenere alta la concentrazione. “Dobbiamo proporre un calcio di qualità e pulito contro il Genoa. L’intensità e le scelte del posizionamento nella partita saranno aspetti chiave senza tralasciare la freddezza nel finalizzare. Abbiamo dei giocatori importanti che hanno queste caratteristiche e rispondono presente quando li chiamiamo. E’ fondamentale tenere a mente le grandi prestazioni ma anche match come quelli contro Sassuolo e Parma. Per diventare padroni del nostro futuro correttamente dobbiamo far tesoro delle esperienze passate. Troppi complimenti indeboliscono una squadra. Lautaro? E’ un calciatore che in queste partite può darci una mano importante. Non è una riserva. Se scelgo Lautaro è perché merita di giocare. Nainggolan sta mostrando il suo pezzo forte, l’essere tignoso. Anche oggi si è allenato ma ha ancora un po’ di fastidio. Domani lo porterò ma salvo casi eccezionali sarà difficile vederlo in campo”. Ha poi proseguito. “Il nostro obiettivo è piacere ai nostri tifosi dato che sono sempre straordinari nel supportarci. Meritiamoci questo palcoscenico. Dobbiamo diventare una squadra fortissima che gioca un calcio importante”. Su Joao Mario. “Ha dimostrato di aver lavorato in maniera corretta. In una gara cosi difficile contro una squadra cosi forte ha dato delle risposte. Nessuno ha la necessità di fermarsi ma è chiaro che bisogna ragionare sui vari impegni “. Su Marotta. “Che Marotta andasse via dalla Juve lo sapevano soltanto in casa bianconera mentre che Marotta possa venire qui lo sanno tutti tranne l’Inter”.