Alla Dacia Arena termina con un pari la sfida tra Udinese e Torino. Al contropiede condotto e trasformato in gol da Rodrigo De Paul risponde la grande esecuzione di Meité al secondo centro in A. Nel 4-1-4-1 dei padroni di casa, Velazquez si affida a Lasagna supportato da Fofana e Mandragora che si alternano nei compiti di assistenza offensiva e copertura. Sulle corsie Pussetto e De Paul ricevono l’incarico di non dare punti di riferimento tagliando continuamente verso il centro. Mazzarri risponde 3-4-2-1 con Belotti affiancato da Iago Falque e Soriano. Fondamentale la posizione dell’ex Villareal che permette il cambio modulo in fase di non possesso. I granata nel primo tempo recriminano per un gol annullato a Berenguer (per fuorigioco) e per un fallo su Meité in occasione del contropiede sul quale è arrivato il gol di De Paul. Sulla conclusione del numero 10 (abile nel trovare il giusto corridoio) decisiva la deviazione di N’Kolou che manda fuori tempo Sirigu. Da registrare l’ingresso di Zaza al posto dell’infortunato Iago Falque. Nel secondo tempo friulani e granata non riescono mai a trovare le giuste fiammate mostrando dei limiti in fase di impostazione. Tanti sbagli per entrambe nell’ultimo passaggio. Velazquez deve proseguire su questa strada trasmettendo però maggiore spregiudicatezza mentre il Toro, deve assolutamente trovare continuità per poter fare il salto di qualità. Ovviamente per puntare ad obiettivi importanti, ci sarà bisogno dei gol di Belotti e Zaza e della loro intesa.
L’uomo del momento, bomber Piatek decide il match del Ferraris tra Genoa e Bologna. Il numero 9 si porta a quota 4 centri in campionato raggiungendo in testa alla classifica marcatori Defrel e confermando il suo strepitoso impatto con il calcio italiano. I Grifoni propongono il 3-4-1-2 e consegnano le chiavi dell’attacco all’affiatata coppia Pandev-Piatek ispirati da Bessa. Inzaghi opta ancora per il 3-5-2 lanciando Destro dal primo minuto. Nella zona nevralgica Dzemaili svolge il ruolo di collante tra centrocampo ed attacco. Il Bologna vuole imprimere fin dalle prime battute un ritmo elevato ma gli emiliani non riescono a trovare gli spunti giusti per spaccare la retroguardia di casa. Il progetto tattico di Ballardini è chiaro: atteggiamento attendista al quale deve però aggiungersi ripartenze e sovrapposizioni. Piatek viene cercato costantemente dai compagni. L’attaccante polacco dà l’impressione di poter colpire ed incidere in qualsiasi momento. Impressione che diventa realtà nella ripresa. Dopo un avvio sottotono, Piatek materializza in gol il servizio di Criscito grazie ad una conclusione chirurgica che non lascia scampo a Skorupski. Il Bologna vuole rialzare la testa ma la reazione è troppo timida e non basta. Il Genoa si porta a 6 punti in classifica conquistando la sua seconda vittoria mentre il Bologna rimane con un solo punto. La situazione è però critica in casa emiliana: zero gol nella tabella delle marcature e un’identità di gioco anonima. Inzaghi ha ora l’arduo compito di risollevare la sua squadra dando un’impronta diversa.