Roma sprecona e pranzo indigesto: da 2-0 si fa rimontare dal Chievo

Altro mezzo passo falso dei giallorossi: all’Olimpico finisce 2-2 fra Roma e Chievo nell’anticipo dell’ora di pranzo della quarta giornata di serie A con una Roma che si butta letteralmente via nel corso di un match largamente dominato. I giallorossi sbloccano la gara al 10′ con El Shaarawy, pronto al tocco vincente sul secondo palo sul cross dalla destra di Florenzi, mentre alla mezz’ora arriva il raddoppio di Cristante su assist di Dzeko. Sembra finita ed invece il Chievo accorcia a inizio ripresa con una grande conclusione da fuori di Birsa e a sette dalla fine la squadra di D’Anna completa la rimonta con Stepinski, bravo ad approfittare in area di un pasticcio della difesa giallorossa. Pessima giornata, sotto tutti i punti di vista. Nel ricordo di Maria Sensi, non certo onorato nel migliore dei modi. E pessimo viatico alla vigilia dell’esordio in Champions sul campo del Real Madrid. Una Roma piccola e fragile cui non basta neppure il doppio vantaggio dopo trenta minuti di gioco per avere ragione del Chievo e portare a casa la prima vittoria interna della stagione. L’Olimpico alla fine fischia. Non basta il ritorno al 4-3-3, tantomeno il doppio vantaggio all’intervallo. La Roma rimanda la prima vittoria in campionato all’Olimpico raccogliendo solo un pareggio contro il Chievo, ultimo in classifica e penalizzato di tre punti a causa della vicenda relativa alle plusvalenze fittizie. Sfuma la festa dell’Olimpico nonostante un ottimo primo tempo blindato dalle reti di El Shaarawy e Cristante, firme vanificate da una ripresa sotto tono e dalla rimonta veneta con Birsa e Stepinski. Reazione che vale il -1 in classifica per D’Anna, sono invece 5 i punti raccolti in 4 turni da Di Francesco che paga ancora dazio nel finale dopo la beffa targata Milan. E il calendario riserva il primo esame in Champions League al Bernabeu, casa del Real Madrid campione d’Europa: obbligatorio svoltare per una squadra ancora lontana dalla propria identità. E con tutte le ragioni di questo mondo. Di Francesco torna all’origine, al 4-3-3. Primo tempo fluido, con gli esterni, Under ed El Shaarawy  e con le sovrapposizioni di Florenzi e Kolarov per far decollare la manovra, Chievo stretto nella morsa giallorossa. Il gol arriva quasi subito, grazie ad un cross al bacio di Florenzi che attraversa tutto lo specchio della porta e trova all’appuntamento il sinistro del Faraone che la piazza alle spalle di Sorrentino. Bel gioco, arioso, con l’azione che riparte puntualmente sugli esterni dove il Chievo soffre terribilmente e il raddoppio alla mezz’ora ci dice che non c’è partita. Splendido l’assist di Dzeko abile a controllare e innescare l’inserimento di Cristante che brucia ancora Sorrentino, alla fine il migliore dei suoi, bravo a chiudere su almeno quattro nitidissime palle gol. Ripresa sempre a tinte giallorosse anche se con poca fortuna con Pellegrini che si inserisce coni tempi giusti ma i portiere clivense gli chiude lo specchio. E’ l’occasione che precede il gol del Chievo, una magia di Birsa con uno splendido sinistro a giro che non lascia scampo a Olsen. La Roma capisce che non può distrarsi e riprende a macinare gioco. In mezzo Nzonzi recupera palloni, ma la Roma non ha la stessa lucidità della prima frazione. Non bastano i cambi, con l’ingresso di De Rossi, Kluivert e Karsdorp per ridare sprint ad una manovra arruginita con Di Francesco che opta per il 4-2-3-1 per tenere gli avversari bassi. Il Chievo non molla, la Roma sembra però controllare con i giallorossi avanti per chiuderla e i clivensi pronti a sfiuttare il controgioco ed eventuali svarioni. Detto e fatto, perché a sette dalla fine pasticcio Olsen-Kolarov nell’area piccola, palla a Stepinski, lesto a raccogliere il pallone e firmare il 2-2 che gela l’Olimpico. Vano l’assalto finale della Roma, con il Chievo che si chiude e non regala spazi. Dzeko di testa ha l’occasione del 3-2 ma al 95′ la più ghiotta palla gol capita agli ospiti con Giaccherini che chiama Olsen al miracolo. Finisce 2-2, l’Olimpico fischia, il Chievo sorride, la Roma continua ad interrogarsi. Grande primo tempo poi un calo vistoso nella ripresa, mancanza di personalità e carattere. Ingredienti non ideali per chi aspira ad un ruolo di vertice. Altri due punti persi, ma forse stasera i pensieri di Di Francesco vanno ancora oltre.

L’amarezza giallorossa dopo il gol del 2-2
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