Non è affatto facile dimenticare il 4-0 nella finale di Tim Cup all’Olimpico contro la Juve, ma il Milan non può fermarsi proprio ora. Lo sa perfettamente Rino Gattuso che alla vigilia della delicata sfida con l’Atalanta, chiama a raccolta i suoi. “Bisogna lasciarsi alle spalle la Coppa – ammette il tecnico rossonero – Nei ragazzi ho visto tanta delusione, si toccava con mano già all’Olimpico. C’erano tanti tifosi e la delusione era per loro, per non aver vinto una finale. Però da parte mia c’è stata lucidità, so che abbiamo due partite importanti contro squadre che stanno bene e alla squadra ho detto che la delusione va accantonata perché ci giochiamo ancora tanto. Ma adesso non possiamo pensare a quello che è stato. Domani c’è l’Atalanta che è in forma da due anni, difficilmente fa prestazioni al di sotto del suo potenziale. ha grande mentalità e gioca e pressa a tutto campo. Dobbiamo ripartire dai primi 55 minuti contro la Juventus che sono stati ben giocati, con concentrazione e attenzione. Dovremo fare attenzione alla loro pressione e alla loro forza fisica. Servirà tecnica ma anche veemenza e struttura fisica. Ieri i ragazzi si sono allenati bene e non era facile, si è lavorato soprattutto sulla testa. Queste sconfitte bruciano e lasciano il segno soprattutto in chi ha commesso errori. Ma gli errori fanno parte del gioco e il primo responsabile sono io. Donnarumma? Ieri ha voluto parlare e ci ha messo la faccia assumendosi le sue responsabilità. I suoi errori sono un dato di fatto ma fanno parte dello sport ma la cosa belle è che quando si sbaglia nella vita serve tempo ma nello soprt domani c’è subito la possibilità di rifarsi”. Eppure la sua avventura in rossonero sembra ai titoli di coda. “Io faccio l’allenatore, non faccio mercato. Ma voi sottovalutate un aspetto: vi dimentacate che ha 19 anni e le voci, le chiacchiere non sono facili da gestire anche se lui ci ha messo del suo. Nel calcio bisogna avere la mente lucida, non conta solo la tecnica. Bisogna essere tranquilli. Se fa qualche errore di più è perché non è tranquillo, si parla troppo, del Psg, di altro… Lui sta pagando tutto questo”. Da capire come sta la squadra e come è pronta a reagire. “Abbiamo toccato con mano quello che abbiamo fatto di buono per 55 minuti con la Juve e dobbiamo ripartire da lì. Con la Juve e l’Arsenal sono successe cose simili, abbiamo sempre sbagliato qualcosina pur giocando bene, erano gare in cui potevamo fare di più e invece siamo tornati a casa con scoppole importanti. ma non è tutto da buttare, bisogna ripatrire dalle cose buone, lavorare sugli errori e la concentrazione. Anche io ne ho commessi tanti di errori, dobbiamo farne meno tutti. Mancano due partite e siamo la squadra che ne ha giocate di più. Non si può andare in ritiro a giugno ma il problema non è quello. Io preferisco sempre giocare in Europa per cui dobbiamo fare di tutto per entrare in Europa League. So che i ragazzi hanno voglia di riscatto e sanno altrettanto bene che questa sfida è decisiva. Il resto lo vedremo in campo, perché più delle parole contano i fatti”.