Le polemiche arbitrali stavolta non fermano la Lazio. Nella gara d’andata dei quarti di Europa League la squadra di Inzaghi batte 4-2 il Salisburgo mostrandosi più forte anche delle recriminazioni nei confronti dell’arbitro romeno Hategan, reo soprattutto di aver assegnato un rigore agli austriaci per una manata di Basta a Dabbur alla mezz’ora del primo tempo. Per una volta, però, i biancocelesti sanno reagire nel migliore dei modi alle decisioni avverse, segnando tre reti nella ripresa e facendo un passo importante verso le semifinali. Una vittoria meritata dalla Lazio che, con un vivace Luis Alberto, parte molto bene davanti agli oltre 40 mila spettatori dell’Olimpico e passa meritatamente in vantaggio all’8’ sull’asse Basta-Lulic, perfetto esempio dell’importanza degli esterni nel 3-5-2. Di vere e proprie occasioni da gol non se ne vedono fino al 28’, quando Basta colpisce in modo improvvido Dabbur con una pur involontaria manata. Hategan non se ne accorge, ma dopo qualche secondo viene richiamato dall’assistente di porta e cambia la sua decisione: rigore per il Salisburgo e cartellino giallo per il laterale biancoceleste. Berisha trasforma, Inzaghi si infuria e l’Olimpico insorge. La rabbia scaraventata dal tecnico nei confronti dell’arbitro al duplice fischio, però, si trasforma nella ripresa nella positiva reazione della Lazio, di nuovo in vantaggio dopo appena quattro minuti: il cross di Luis Alberto, ancora innescato dall’ottimo Lulic, è preciso, il colpo di tacco di Parolo è spettacolare e non lascia scampo a Walke. Ma al 71’, all’improvviso, arriva il pareggio: il nuovo entrato Minamino sfrutta al meglio la percussione centrale di Dabbur, sorprende la retroguardia biancoceleste e batte Strakosha. L’Olimpico è gelato, ma ancora una volta la reazione della Lazio è coraggiosa e veemente. Nel giro di tre minuti, tra il 74’ e il 76’, la squadra di Inzaghi ribalta ancora l’inerzia del match e segna due gol di fondamentale importanza nell’ambito del doppio confronto: prima Felipe Anderson spacca in due l’inesperta difesa del Salisburgo con una percussione centrale conclusa col piatto destro, poi Immobile fa esplodere di gioia l’Olimpico sfruttando al meglio la palla recuperata da Leiva. Tra sette giorni la verità nel match di ritorno in Austria.
Nelle altre sfide, l’Arsenal mette un piede e mezzo in semifinale di Europa League, l’Atletico Madrid quasi mentre resta aperta la sfida fra Lipsia e Marsiglia, con i tedeschi che però si aggiudicano il primo round. I Gunners danno spettacolo all’Emirates, dove travolgono 4-1 il Cska Mosca. Si decide tutto già nel primo tempo. Al 9′, sul cross basso di Bellerin dalla destra, Ramsey si fa trovare pronto per la battuta al rete sul secondo palo, sei minuti dopo il Cska pareggia con una splendida punizione di Golovin ma poi sale in cattedra Ozil: il tedesco prima si procura il rigore che Lacazette realizza, poi serve gli assist per il tris di Ramsey (splendido tacco al volo a scavalcare Akinfeev in uscita) e il poker ancora di Lacazette, che da centro area insacca il 4-1 finale al 35′. Vede le semifinali anche l’Atletico, che al Wanda Metropolitano supera 2-0 lo Sporting Lisbona. I colchoneros la sbloccano già dopo 23 secondi, quando Diego Costa intercetta uno sciagurato passaggio di Coates al limite dell’area e premia l’inserimento di Koke. Al 40′ il raddoppio porta la firma di Griezmann, smarcato da un passaggio no-look di Saul. Il Lipsia supera invece il Marsiglia 1-0: nel primo minuto di recupero Forsberg allarga sulla destra in contropiede per Werner, l’attaccante tedesco arriva in area e rientra sul sinistro, battendo Pele.