Partita a scacchi

Paolo Tagliaferri *

Morire giovani nel calcio. La vita davanti che doveva scorrere sul manto verde, a bloccare attaccanti, a impedirne il gol, il passaggio filtrante. Nel mondo magico dei professionisti, della serie A.
Il nobile cavaliere Antonius Block, gioca la sua partita con la morte. Con lei non si può vincere, mai. Ci si può solo accomiatare con gentilezza, avendo fatto i conti con la vita, avendo perdonato i torti e dopo aver chiesto perdono. E quest’ ultima parafrasi di Pavese mi ricorda che la morte può avere “i tuoi occhi”. Quelli di un cliente, per l’avvocato; di un paziente, per il medico e chissà, magari, quelli un attaccante o di un centrocampista per il difensore. Mi piace pensare che possa essere stato Gigi Meroni a poggiarti la mano sulla spalla o Luciano Re Cecconi a carezzarti il viso il 4 marzo 2018, e che l’infallibile scacchista, abbia avuto almeno il garbo di avere gli occhi della Tua splendida famiglia.
Sappiamo che con ognuno di noi gioca la sua partita, il resto lo ignoriamo.
Possiamo solo vivere con rispetto e amore per il prossimo.
Un abbraccio grande Davide, ovunque Tu sia.

* avvocato penalista e scrittore

 

La foto della partita a scacchi con la morte tratta da “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman