Champions. Real da urlo, remuntada e tris al Psg. Doppietta Ronaldo

Massimo Ciccognani

MADRID Puoi essere in crisi quanto vuoi, ma quando ti chiami Real, sei campione d’europa e del mondo in carica, e torni a sentire il profumo della champions, il riscatto è quasi scontato. Magia della musichetta della champions? Anche, fatto sta che il Madrid doma il Psg in rimonta dopo aver sofferto per larghi tratti della gara. Sotto per effetto del gol di Rabiot, la ribalta con una doppietta di Ronaldo che vince alla lunga la sfida con Neymar e gol di Marcelo per un 3-1 finale che rende meno problematico il  ritorno al Parco dei Principi. Da una parte i campioni d’Europa e del Mondo, dall’altra la squadra che più di ogni altra ha investito sul mercato per provare a vincere, finalmente, anche in Europa. Benevenuti al Santiago Bernabeu, c’è Real-Psg. Sfida che arriva troppo presto, meritevole, per i valori delle due squadre, di giocarsi almeno a ridosso della finale, se non nell’ultimo atto di Kiev, ma così è se vi pare. Interessi altissimi, Bernabeu una bolgia, una gigantografia della tifoseria blanca di Rafa Nadal “vamos Real” per spingere il Madrid verso i quarti. Partita non bellissima ma intensa, con Zidane che si affida ad un inedito 4-3-1-2 con Navas tra i pali, Nacho, Varane,  Ramos e Marcelo sulla linea di difesa, Modric, Casemiro e Kross in mediana con Isco a galleggiare tra le linee alle spalle di Benzema e Ronaldo. Risponde Emery con il 4-3-3 con Areola tra i pali, linea di difesa composta dall’ex Juve Dani Alves, l’ex Roma Marquinos, Kimoembe e Berchiche, in mezzo l’azzurro Verratti, Lo Celso e il pupillo di Sabatini Rabiot, davanti il tridente pesante firmato da Mbappè, Cavani e Neymar con in panchina gente del calibro di Thiago Silva, Pastore, Draxler, Di Maria che qui a Madrid ha scritto la pagina legata alla conquista della Decima ai tempi di Ancelotti. L’arbito è una nostra conoscenza, Rocchi di Firenze. E si comincia con il Real subito ventre a a terra, ci provano subito Cristiano e Kroos, attenta la difesa parigina. Numero di Marcelo che chiude un triangolo con Benzema, il Psg si salva in angolo. Pressing alto del Madrid con il Psg attento e pronto a ripartire in controgioco. Si infortuna Marcelo dopo un incintro ravvicinato cin Alves, si rialza, il dolore è forte, ma stringe i denti.  Marquinos deve arrotare i bulloni per tenere Ronaldo. Il Real ci prova ma non sfonda. Ronaldo, imbeccato da Marcelo, non trova il vantaggio calciando addosso ad Areola. Ramos sale in paradiso per colpire di testa, ma il numero uno parigino c’è. Dal  nulla esce il vantaggio parigino. Mbappè la mette in mezzo, non ci arriva Cavani ma a rimorchio c’è Rabiot che da due passi la mette dentro gelando il Bernabeu: 1-0 Psg. Il Real accusa il colpo ed è Ronaldo a prenderlo per mano, ma l’occasione del 2-0 è per Cavani, destro micidiale ribattuto in angolo prima da Casemiro poi da Marcelo. Si gioca senza un attimo di tregua, con il Madrid che non molla: Areola chiude in angolo su Benzema, poi prima del riposo, arriva il pari. Kroos viene toccato da Lo Celso, cade in area e Rocchi indica il dischetto. Trasforma Cristiano che fa cento in champions con la maglia del Real, mai nessuno come lui che firma il 115esimo gol in 147 presenze in Champions (alla fine saranno 116 gol in 147 gare). All’intervallo è 1-1, giusto, con il  Real che ha provato a fare la partita, con tanto possesso palla ma senza graffiare, colpito al primo affondo ma bravo a rimetterla sui binari di equilibrio sia pur su rigore. Ripresa. L’inerzia della gara è tutta dalla parte dei parigini, meglio nel fraseggio, con il Real che non molla. Navas chiude bene su Mbappè poi Ramos si immola su Rabiot liberato al tiro da Dani Alves. Spinge il Real alla ricerca del vantaggio, Areola chiude in angolo sempre su Ronaldo che quanche minuto scatta in leggera posizione di offside, ma davanti aveva una prateria. Areola si erge su Benzema che cerca il gol per riappacificarsi col Bernabeu. Zidane gioca la carta Bale, dentro a venti dalla fine al posto di Benzema. Infortunio a Rocchi preso a pallonate da Neymar. Ancora Ronaldo, salva Marquinos. Fuori anche Casemiro dentro Lucas Vazquez con il Real gioca il tutto per tutti negli ultimi dieci minuti. Fuori anche Isco e dentro il gioiellino Asensio. Areola, altro miracolo, stavolta su Bale sbucato dal nulla. I campioni, soprattutto quelli che vincono i Palloni d’oro, si vedono al momento del bisogno. L’aspirante Neymar buca la prima, troppo lezioso ed egoista, mentre Ronaldo non si accontenta del gol su rigore e allora eccolo ribaltarla. Gran giocata di Asensio, la mossa vincente di Zidane, stavolta Areola non è esente da colpe e serve proprio Cr7 che non si fa pregare, la mette dentro e il Real la ribalta a sette dalla fine. Il Psg accusa il colpo, il Real sente l’odore della carne e affonda gli artigli. Cross al bacio di Asensio, ancora lui, stavolta sui piedi di Marcelo, gran sinistro e palla dentro ad una manciata dalla fine:3-1. Addiruttura Bale sfiora il poker mentre Neymar spara alto in pieno recupero la palla del possibile 3-2 che avrebbe messo in disceso il ritorno. E così la vince il Real, la vince Zidane, la vince Ronaldo, la vincono i campioni che nel momento del bisogno, dimostrano sempre di esserci. Il Psg ha tenuto di più il possesso palla, ha giocato anche meglio ma a tratti ma è crollato sul più bello. Esulta il Bernabeu, fa festa il Madrid e tra quindici giorni si replica a Parigi, col Real che sa che per arrivare ai quarti serve un’altra notte da favola, mentre ai parigini serve un’impresa.

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