Simone Dell’Uomo
Dopo un turno infrasettimanale che ha regalato gol ed emozioni, l’Inghilterra aspetta con trepidazione un nuovo weekend di Premier League. Con trepidazione, già, con trepidazione perchè scenderà a Londra lo United di Mourinho, atteso alle 18.30 dal big match dell’Emirates. Arsenal-Man United, una partita mai banale, una partita dai mille sapori storici, che rievoca battaglie calcistiche e decenni di duelli, su tutti quelli tra Roy Keane e Patrick Vieira, all’epoca capitani dei due team più forti oltremanica. Oggi la musica è cambiata: United e Arsenal sono ancora ai vertici, ma entrambe non vincono il titolo da tempo, da troppo tempo se analizziamo la prospettiva in ottica Gunners. Dopo il pesantissimo successo nel derby col Tottenham, proprio gli uomini di Wenger hanno inanellato tre successi consecutivi, che li proietta lassù, con Chelsea e United, a rincorrere un City che sembra inarrestabile. Con un lacazette non al meglio, Oliver Giroud potrebbe tornare protagonista al centro dell’attacco, un Giroud galvanizzato dalla doppietta all’Huddersfield. Dall’altra parte Mourinho spera di recuperare Matic, dopo la botta ricevuta a Watford; a centrocampo si candida per un posto dal primo minuto anche lo stesso Lingard, dopo la brillante performance in terra Hornets. Davanti solito ballottaggio Martial-Rushford, per affiancare quel Romelo Lukaku a cui la critica contesta, a ragione, di non riuscire a timbrare nei momenti che contano. Probabilmente chi porterà a casa l’intera posta in palio si candiderà come anti-City.Un’altra potenziale anti-City è il Chelsea, che senza lo squalificato Conte scenderà nuovamente in campo a Stamford Bridge. I blues vengono da 13 punti conquistati negli ultimi 15 a disposizione, e dopo lo schiaffo di Roma son tornati a vivere un momento florido: fioccano le occasioni, arrivano i gol, i nuovi acquisti sembrano finalmente ingranare nel meccanismo del nuovo Chelsea targato Conte 2.0. Domani i londinesi affronteranno un Newcastle che dopo un buon inizio di stagione appare in difficoltà: solo il 2-2 in rimonta di West Brom è stato in grado di scacciare parzialmente la crisi dell’undici di Benitez. Domani in campo anche il Tottenham, che dopo le ultime rovinose apparizioni, proverà a riaccendere il motore a Watford. Pochettino studia un cambio modulo, pensando al ritorno alla difesa a 4, ma in conferenza stampa ribadisce che quello dei suoi è un problema di testa, di concentrazione e determinazione, che poco a che fare con aspetti tattici. Un’altra compagine che sta volando è il Liverpool di Klopp, altro club che ha usufruito della crisi degli Spurs e che vuol prepotentemente conquistare un posto nella prossima Champions League. Dopo il doppio 3-0, con cui i Reds hanno liquidato prima il Southamtpon poi lo Stoke, domani Salah e compagni faranno visita allo spensierato Brighton di Chris Hughton. Probabile un altro trionfo ospite. A chiudere il cartellone delle big, non a caso, è il Manchester City dei record. Tutte vittorie e un pareggio fin qui, ruolino di marcia strepitoso per gli uomini di Guardiola. Next Stop? West Ham. Sulla carta non c’è partita, ma attenzione perchè gli Hammers negli ultimi anni hanno sempre saputo riservare sorprese all’Etihad. Chiudono il quadro della giornata Leicester-Burnley, WBA-Palace, Stoke-Swansea, Everton-Huddersfield e, ciliegina sulla torta, il derby della manica Bournemouth Southampton.