Massimo Ciccognani
LONDRA C’è una stella che brilla sotto il cielo di Londra, parafrando le parole di una canzone del Maestro Piero Mirigliano, e quella stella è giallorossa. Finisce 3-3 a Stamford Bridge, con le doppietta di Hazard e Dzeko e i gol di David Luiz e Kolarov. Conte recupera a tempo di record Morata, Di Francesco fa la conta degli assenti e rivoluziona la formazione. Fuori De Rossi e Florenzi, dentro Gerson e Gonalons. Si gioca in una bolgia, ma è quella romanista, i tremila e oltre tifosi giallorossi arrivati a Stamford Bridge per aiutare la Roma in una notte non facile. Ti aspetti il Chelsea ventre a terra e invece in campo vedi solo la Roma. Pressing alto, asfissiante, Chelsea che fa fatica a ripartire. E così dopo uno slot di Morata facile facile per Alisson, ecco salire in cattedra i giallorossi che dominano in mezzo. Ci prova Perotti ma la sua conclusione è debole. La Roma tiene in mano il boccino del gioco sbagliando però qualche disimpegno di troppo in uscita e alla prima palla persa in ripartenza, ecco il gol dei blues. Lo firma David Luiz che si vede chiudere sulla prima conclusione poi sulla seconda scarica con rabbia alle spalle di Alisson: 1-0 Chelsea. Altra uscita sbagliata e per poco Hazard non concede il bis:palla a lato di poco. La Roma ha in mano la partita e sembra poter decollare da un momento all’altro. Come alla mezz’ora quando Strootman apre per Nainggolan che colpisce a botta sicura. Ci mette una pezza Courtois deviando in angolo. E’ il momento migliore dei giallorossi che giocano bene, i suoi tifosi cantano e Stamford Bridge zittisce. Peres sbaglia ancora in uscita e regala una palla velenosa a Morata che la mette in mezzo per Hazard che fulmina l’incolpevole Alisson: 2-0 alla mezz’ora, una mazzata. Che però non stordisce la Roma che sa di aver fatto il suo dovere eccetto un paio di sbavature letali che hanno portato ai due gol del Chelsea.Lo capiscono anche i tifosi giallorossi che continuano a trascinare la Roma, con il Chelsea chiamato solo a giocare di rimessa. Minuto 40: preziosismo di Kolarov che va via sulla sinista, converge al centro e poi spara un sinistro sul quale Courtois stavolta può fare nulla: 2-1 e partita riaperta all’intervallo. Non cambia il copione nella ripresa, Roma a testa bassa, Chelsea sulla difensiva pronto a colpire in controgioco. Il Chelsea non ha idee, è confusa la sua manovra e la Roma ne acuisce i limiti. Ancora una gran giocata romanista con conclusione di Perotti, anche stavolta facile per Courtois. Morata davanti è chiuso in una morsa, l’estro di Hazard si scontra contro il muro giallorosso. La Roma cresce, Dzeko, cui manca solo un gol ai Blues, aspetta ‘occasione giusta. Che arriva al minuto 64: lancio al bacio di Fazio a scavalcare la difesa inglese e palla per il bosniaco che la colpisce al volo di sinistro e si insacca sotto la traversa. E’ festa giallorossa sotto il settore occupato dai tifosi romanisti. Un gol fantastico, da cineteca, un eurogol quello del bosniaco sempre più decisivo per la Roma. E adesso siamo 2-2 con 25′ da giocare, ma l’inerzia della partita adesso è tutta dalla parte dei giallorossi sospinti da un pubblico eccezionale che non ha smesso un minuto di cantare. Perotti si beve Bakayoko che lo stende al limite. La battuta è di Kolarov, una pennellata d’autore. Là in mezzo Edin Dzreko svetta fin sotto le porta del paradiso, anticipa di netto il suo angelo custode e la mette ancora dentro: 2-3 e partita capovolta a 20 dalla fine. Fuori Gerson dentro Pellegrini nella Roma, mentre Conte pochi minuti prima aveva inserito Pedro.Il Chelsea accusa il colpo ma non molla, palla morbida di Pedro, svetta la testa di Hazard che beffa lo statico Fazio e angola di quel tanto che basta per superare Alisson: 3-3. Quante emozioni e non è finita perché i minuti da giocare sono quindici e può davvero succedere di tutto. Entra l’ex Rudiger per Zappacosta e spazio anche per Willian che rileva Hazard. Conte gioca il tutto per tutto, ma è la Roma sfiorare il nuovo vantaggio ma stavolta l’incornata di Dzeko finisce a lato di un nulla. Di Francesco richiama Strootman e dentro Florenzi negli ultimi otto minuti di gara. Minuti caldissimi, Rudiger prova a fare lo sgarbo ai suoi ex, palla lontanissima dalla porta. Entrambe vogliono vincere, spazio anche per El Shaarawy che rileva Perotti. Quattro di recupero, non c’è tregua. Ma non c’è neanche più tempo. Skomina fischia ed è 3-3. Di Francesco aveva detto che non avrebbe firmato per il pari e ha detto bene perché stasera la Roma ha meritato di vincere. E’ andata sotto di due gol, ma non si è sciolta, l’ha ribaltata prima di subire il nuovo pari inglese che premia più il Chelsea che resta in testa al girone a quota 7, con la Roma a 5, Atletico Madrid 2, Qarabag. Girone apertissimo e nessuno può sentirsi al sicuro. L’unica cosa sicura è che la Roma c’è e stasera lo ha dimostrato. Anche agli scettici.