Domani Inter-Barcellona. Spalletti: “Coraggio e personalità, vediamo se siamo alla pari”

Ci siamo. Domani sera a San Siro l’Inter ospiterà il Barcellona. L’ultima volta i nerazzurri portarono a termine un’impresa memorabile battendo 3 a 1 i catalani. Ebbene, domani gli interisti ne sono chiamati ad un’altra. Per questo alla vigilia Luciano Spalletti è stato chiaro ed ha voluto motivare i suoi. “La partita contro il Barcellona rappresenta il livello più alto di difficoltà. È l’occasione per vedere se possiamo giocarcela contro chiunque. Cosa ho pensato quando Messi è stato convocato? Il Barcellona è una grandissima squadra anche senza di lui. È palese che Messi è la ciliegina sulla torta. I grandi giocatori giocano a due tocchi, lui  a quattro perché va al doppio della velocità”. Il tecnico ha poi risposto ad alcune domande inerenti il parallelismo con le sfide contro i blaugrana dell’anno del Triplete. “Il calcio è sempre uguale ma devi avere un’identità di gioco. Il nostro percorso è iniziato un anno e mezzo e abbiamo un nostro modo di lavorare e proporre calcio. È chiaro che dovremmo essere bravi ad applicare i nostri concetti”. Spalletti si è poi concentrato sugli errori dell’andata. “Rispetto al Camp Nou sarà fondamentale tenere maggiormente il pallone. A Barcellona non riuscivamo a gestirlo una volta conquistato. A loro non piace quando la palla ce l’hanno gli avversari, per questo quando avremmo la gestione del pallone gli spazi saranno ridottissimi. Oltre alla qualità dovrà emergere personalità. Non mi permetto di criticare nessuno tantomeno il Barcellona che è un esempio per tutti. Quando ho dichiarato che se avessimo preparato la partita come loro all’andata ne avremmo preso 18 intendevo fare un elogio ai catalani. Loro hanno una capacità di pensiero elevatissima e proprio perché hanno queste qualità non hanno bisogno di due giorni per preparare una partita”. Su Nainggolan. “Va valutato ma contro il Genoa ha dato delle risposte. Può fare anche il mediano vista la sua impetuosità nel pressare gli avversari. Sulla trequarti con lui si costruisce con più fatica ma è abilissimo tra centrocampo e appunto la trequarti”. Ha poi concluso. “Il primo posto? Dobbiamo essere ambiziosi ma non presuntuosi. Ci sono delle partite da giocare e ancora una qualificazione da conquistare. Sono soddisfatto delle nostre statistiche in difesa anche perché in Serie A c’è stato un livellamento verso l’alto. Attenzione però ai confronti, sono i contesti a fare la differenza”.

Si gioca a San Siro alle 21 in contemporanea con Tottenham-Psv Eindhoven che vale solo per strappare un posto in Europa League, mentre la sfida tra blaugrana e nerazzurri può determinare le gerarchie di girone. Al momento catalani a quota 9, nerazzurri a 6 per effetto dello scontro diretto del Camp Nou. Vedremo domani sera come muterà la classifica.