Quanto è bello questo Milan: travolto anche il Chievo

Simone Dell’Uomo

Come disse il buon vecchio Delio Rossi, le vittorie portano capelli biondi e occhi azzurri. Questo il caso del Milan: la vittoria di Sassuolo ha definitivamente sbloccato i rossoneri, che trovano il terzo successo consecutivo in settimana e chiudono con altri tre sorrisi prima della sosta. Battuto anche il Chievo: il Milan cresce, il Milan gioca bene, Gattuso può sorridere. Se questa squadra dovesse esser in grado di trasformare la sua mentalità ed iniziare a vincere anche le partite sporche, allora la Champions può davvero diventare un obiettivo alla portata. Partono subito forte i rossoneri, determinati a trovare sin dalle prime battute quel gol necessario per spianare la strada e non correre rischi. Doppia occasione per Bonaventura e Kessiè, ma i centrocampisti non trovano la via della rete. Passano i minuti e nonostante timidi segnali incoraggianti veronesi il Milan alza ulteriormente il ritmo e fraseggiando in profondità attacca a pieno organico. San Siro non è più un nemico, il pubblico apprezza il team di Gattuso, i mugugni sono ormai un lontano ricordo. Il vantaggio rossonero è nell’aria e nonostante altri tentativi di Jack e Calhanoglu arriva puntualmente al minuto 27: segna ancora Gonzalo Higuain, il leader tecnico che mancava all’undici milanista. Grave errore della retroguardia clivense, Suso fornisce l’assist vincente, diagonale forte imparabile per Sorrentino: 1-0 Milan. Tambureggianti i rossoneri, che non abbassano il ritmo e trovano il raddoppio: ancora suggerimento in verticale del fantasista spagnolo, ancora gol del Pipita: 2-0. All’inizio della ripresa arriva il gol che chiude definitivamente la partita: segna Jack Bonaventura. Segna l’eterno Sergio Pellissier, ma è soltanto una magra consolazione per una squadra che resta drammaticamente fanalino di coda. Il pubblico vorrebbe vedere Cutrone in campo, ma il 4-3-3 di Gattuso si esprime troppo bene per intaccare meccanismi finalmente oliati, per questo il predestinato è costretto a guardare ancora dalla panchina. Nel finale entra Patrick e Gattuso osa un 4-4-2: a risultato acquisito il tecnico può realizzare esperimenti. Ringhio sorride: i suoi ragazzi sembrano non aver più paura, alcuni dei suoi elementi più contestati si stanno via via rivelando sorprendenti noti liete come Lucas Biglia. D’Anna al passo d’addio: la sosta incombe, non c’è condizione migliore per una società che cambiare tecnico durante l’international break. Dopo la miracolosa salvezza al fotofinish della scorsa stagione, sembra giunta già al termine l’esperienza dell’ex centrale difensivo sulla panchina clivense.