Io tifo Juve. “Quell’astio nei confronti dei colori bianconeri”

Enzo Di Maio

Settimana travagliata in casa Juve per fortuna senza tanti danni collaterali. Si è iniziato con lo sgradevole gesto dello “sputacchio” di Douglas Costa a Di Francesco, 4 giornate di squalifica sacrosante e la Juve, come suo costume, non farà ricorso. Personalmente sono convinto che ogni reazione sia consequenziale ad una provocazione ma Di Francesco dice di no e Di Francesco è uomo d’onore, anche il papà Eusebio dice che il suo pargolo non ha detto nulla a Douglas e anche Eusebio è uomo d’onore. Il problema è che dalle immagini si vede Di Francesco dialogare con lo juventino per un ora e mezzo e a meno che Douglas Costa non si sia adirato perché Di Fra gli stava improvvidamente raccontando la trama dell’ultimo film di Tom Cruise che aveva in programma di andare a vedere dopo la partita, qualcos’altro che gli abbia fatto girare i rotondi attributi deve pure averla proferita. Comunque cosa fatta capo ha. Passano solo quattro giorni ed ecco la Champions, la aspettavamo con ansia da quel giorno, l’undici aprile scorso per l’esattezza, quando un certo sig. Oliver proveniente dalla perfida terra d’Albione designato da Collina ci affibbiò un rigore a favore del Real proprio, guarda un pò il caso, al 90’. Sono ormai tanti, troppi anni che questa palla da biliardo vivente con due oblò per occhi ci perseguita. Personalmente ho ancora negli occhi la partita di “pallanuoto” Perugia- Juventus arbitrata da Collina: era l’11 maggio del 2000, chissà se fu un caso, che la Juve perse consegnando lo scudetto alla Lazio. Avrei dovuto essere contento quel giorno, io stavo con Gaucci e i soldi che potevamo metterci in tasca in caso di vittoria decisamente appetibili. Per tutta la settimana Gaucci diede di matto, minacciava tournée di 30 giorni nella lontana Cina e di liberarci dagli impegni solo l’ultimo giorno di giugno. Aveva stretto degli accordi milionari con Cragnotti e non fu certo un caso che da lì a poco Liverani venne ceduto ai biancocelesti per 30 miliardi. Ma questo è un altro discorso, sta di fatto che quella partita non si doveva giocare, sta di fatto che il secondo tempo iniziò dopo 60 minuti di attesa quando il regolamento ne prescrive 15 in meno, sta di fatto che Collina c’era.
Ritornando alla partita di ieri e all’espulsione di Ronaldo l’amico Massimo Ciccognani mi fa notare che Collina quest’anno non è più designatore arbitrale UEFA: ha ragione, purtroppo però il successore, probabilmente designato dallo stesso, si chiama Rosetti che da sempre con il “divin pelato” è come culo e camicia. In pratica se non è zuppa è pan bagnato. Ultima considerazione: se Ronaldo avesse ancora indossato la “camiceta blanca” nessuno si sarebbe permesso di espellerlo, ma noi siamo la “Juve ladrona” e tutti gli oratori che si sono spesi in fiumi di parole ed epiteti poco gradevoli per tutta la settimana contro Douglas Costa e la Juve, oggi probabilmente sono tutti affetti da una contagiosa laringite che gli impedisce di aprir bocca. A tutti auguro una pronta guarigione, i rosicamenti altrui per i bianconeri sono come il pane.

* direttore sportivo, tifoso Juventus