Francesco Raiola
Week end decisivo probabilmente per le sorti dello Scudetto, e non solo, in Serie A. Riflettori ovviamente puntati sul big match di San Siro di stasera tra Inter e Juventus, ma ovviamente anche a quello che succederà domani nel tardo pomeriggio al Franchi tra Fiorentina e Napoli. Nuovo bagno di folla per gli azzurri di Maurizio Sarri che proprio in questi minuti sono in partenza da Piazza Garibaldi in treno, destinazione Firenze. Migliaia di tifosi stanno accompagnando la squadra e il mister alla stazione e migliaia sono in attesa sui binari per la partenza del Frecciarossa. Una vera e propria marea azzurra che è in procinto di invadere la Toscana per la sfida di domani. Settore ospite esaurito da giorni, ma la vendita dei biglietti a parte la curva Fiesole è aperta a tutti. Per questo si ipotizza una presenza di tifosi partenopei massiccia quantificabile ben oltre le 10.000 presenze . Entusiasmo alle stelle dopo la presa di Torino che ha riaperto il campionato al 90′ con il gran gol di Koulibaly che ha caricato ancor più la squadra a credere l’incredibile impresa di strappare e di scucire lo scudetto dalle maglie bianconere. Per Maurizio Sarri, oggetto di mille voci di mercato, testa solo alla sfida contro i viola, che sicuramente non si scanseranno, come ha ripetuto più volte Pioli in settimana. Pochi dubbi di formazione per il tecnico nativo di Bagnoli. Dovrebbe essere confermata in toto la formazione che ha espugnato lo Juventus Stadium; unico ballottaggio, il solito, dovrebbe essere quello in attacco tra Mertens e Milik, con il belga naturalmente favorito. Nella Fiorentina squalificato Dabo, espulso domenica scorso, torna in campo il serbo Badelj. Modulo abbottonato per Pioli 4-4-1-1 , con Saponara da solo alle spalle di Giovanni Simeone, con Veretout e Chiesa pronti ad offendere con le solite incursioni. In difesa confermati i centrali Milenkovic e Pezzella. Tra i pali torna dopo la squalifica per l’espulsione contro la Lazio, Sportiello. Fischio di inizio alle 18. Arbitro della gara sarà il sig. Mazzoleni di Bergamo, fischietto mai gradito alla piazza partenopea, memori dell’arbitraggio di Pechino nel 2012, nella finale di Supercoppa italiana, vinta dalla Juventus di Conte ai supplementari, dopo 2 espulsioni e decisioni molto discutibili prese dal fischietto di Bergamo.