Federico Grasso
Un treno direzione Europa. Un treno sul quale sembrava già esserci un posto assegnato per la Sampdoria. Almeno fino a un mese fa, quando ci lasciò improvvisamente Davide Astori, quando la Samp aveva un margine di punti quasi rassicurante sui bergamaschi. Ma le cose ora sono cambiate, con i padroni di casa che sono riusciti prima ad agguantare e poi addirittura a superare di 3 punti gli ospiti. Oggi, dunque, la dea ha l’opportunità di volare a +6, ultima chiamata per i blucerchiati? Orobici col consueto 3-4-1-2: torna Berisha in porta, al centro della difesa schierato Mancini che prende il posto di Palomino, Hateboer che va a sostituire Gosens sulla fascia destra, mentre confermato il tandem offensivo Gomez-Petagna con alle loro spalle Cristante. Ilicic ancora out. Ospiti che cambiano per ¾ la difesa che ha affrontato il Chievo: confermato solo Murru sulla sinistra, Beresynski si riprende la corsia di destra; torna Ferrari in mezzo alla difesa con al suo fianco l’esordio da titolare per il giovane Andersen. Cabina di regia affidata a Capezzi –vista la squalifica di Torreira- trequarti ad Alvarez che agirà dietro il duo Caprari-Zapata con Quagliarella non al 100%. Primo quarto d’ora povero di emozioni ma con i padroni di casa più in palla. Proprio al 15’ Castagne si ritrova a tu per tu con Viviano ma spedisce incredibilmente a lato, primo brivido per il Doria. I minuti che seguono non riservano grandi chance ma vedono un’Atlanta completamente padrona del campo che non corre alcun rischio e che al 38’ sfiora di nuovo il gol colpendo in pieno la traversa con un’imperiosa incornata di Petagna. Dopo cinque minuti passano a sorpresa gli ospiti: Praet taglia il campo verso Beresynski che viene anticipato da Castagne, il quale però scodella nel cuore dell’area… Toloi fa peggio del compagno di reparto e buca l’intervento. Frittata fatta, Caprari è nel posto giusto al momento giusto e non sbaglia, 0-1 al 43’ e ospiti avanti immeritatamente. Vengono concessi due di recupero e la Sampdoria ha l’opportunità di raddoppiare: punizione magistrale di Ramirez –subentrato ad Alvarez per problemi fisici- ma magnifico intervento di Berisha che la toglie dall’incrocio. Risultato che dopo 45’ vede dunque avanti la Sampdoria. Ripresa che si apre in maniera equilibrata con i blucerchiati che non sfigurano in questo inizio secondo tempo. Dea che comunque non rinuncia ad attaccare e al 67’ è premiata: punizione dalla sinistra del Papu, sponda di Barrow, sfera vagante e Toloi che come un vero centravanti ci si catapulta e deposita in rete, 1-1. Da adesso in poi assisteremo davvero ad una gran partita. Ospiti che con lo schiaffo del pari giocano meglio, riescono a triangolare e creare potenziali occasioni, infatti Caprari va vicinissimo al nuovo vantaggio colpendo l’incrocio dei pali di testa. Partita che viene condita intanto da parecchi cartellini gialli da una parte e dall’altra, entrambe hanno fame di vittoria. All’84’ ecco la svolta finale della partita: Haas sbaglia incredibilmente il retropassaggio verso Masiello servendo così Zapata che si ritrova solo davanti a Berisha, splendido colpo sotto e palla che entra lentamente in porta, 1-2. Forcing finale degli orobici che però non riusciranno più a bucare la porta di Viviano. Riaperta totalmente la corsa all’Europa, proprio quando la Sampdoria sembrava in caduta libera. Un finale di stagione tutto da vivere con Sampdoria, Atalanta e Fiorentina appaiate a quota 47.