Torna il campionato dopo la parentesi europea e a San Siro riflettori puntati sull’Inter che ospita domani alle 20.45 il Benevento con l’intento di riprendersi il terzo posto in classifica scavalcando momentanemente Roma e Lazio che scenderanno in campo solo domenica, con i giallorossi impegnati nel posticipo contro il Milan e i biancocelesti di scena al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Spalletti carica l’Inter e tira fuori l’orgoglio. “Noi stiamo attraversando sicuramente un periodo devastante, bruttissimo, ma non siamo con la depressione addosso che ti uccide e non ti fa reagire. Noi non abbiamo questa malattia qui, state tranquilli. E’ brutto questo periodo, troppo bello probabilmente il primo, però l’obiettivo che vogliamo raggiungere è sempre lì, alla portata, intatto, molto vicino. Dipende sempre da noi. Abbiamo determinato sia il momento bello sia quello brutto, in mezzo ci siamo sempre noi e le soluzioni non dobbiamo trovarle in giro, sono in noi stessi – ha aggiunto Spalletti -. Dobbiamo credere nella nostra forza. Mi disturba la rinuncia a non lottare proprio fino in fondo nelle situazioni. Contano sicuramente professionalità , il modo corretto di ragionare e comportarsi, contano le idee che abbiamo. Si fa più fatica, il vento prima l’avevamo alle spalle, ora ci soffia in faccia e ci rallenta. Per il resto la penso sempre allo stesso modo: questo e’ il gruppo che ho scelto e che sono convinto renderà la vita dura a tutti”. Secondo Spalletti “è chiaro che non va bene questo lungo periodo di cattivi risultati, che non deve assolutamente continuare e sara’ cosi’: anche stamani ho visto i ragazzi lavorare nella maniera corretta, li vedo cercare qualcosa di piu’ a livello di personalita’. I segnali sono che si va a scavare sempre piu’ in profondita’ per avere la reazione che ci vuole: per quello che ci stanno dicendo e’ poca la reazione. Ci vuole piu’ orgoglio, direzioniamo questi pensieri che ci riguardano in ‘te la faro’ vedere io’, altrimenti hanno ragione loro”. Per l’allenatore nerazzurro “dobbiamo assolutamente far cambiare giudizio e idea nei nostri confronti con i nostri comportamenti – ha detto ancora -. Le favole vanno bene fino a un certo punto, bisogna rifare punti. I nostri avversari possono avere il nome che gli pare, ma tutti gli avversari si chiamano vittoria: il nome e’ diverso, la tattica diversa, ma hanno tutti il nome vittoria”. Tra i convocati nerazzurri tornano il capitano Mauro Icardi, Miranda e Perisic ma soltanto quest’ultimo partirà titolare.