Daniele Orieti
Ma dove va a finire il calcio, parafrasando Fausto Leali. Si riapre il mercato e sono di nuovo cifre oltre il limite della follia. L’ultima è targata Barcellona che per “soli” 160 milioni ha ingaggiato dal Liverpool Coutinho. Cifre monstre alle quali non siamo abituati ma che da questa estate hanno cominciato a darci una esatta dimensione di quello che sta diventando il mondo del pallone. Che poi Coutinho sia arrivato a Barcellona infortunato (venti giorni di riposo) poco importa in chiave futura al club blaugrana che pure a ristabilire equilibri in Champions per puntare al podio più alto. E sarà corsa all’ultimo acquisto per rafforzare gli ormeggi e infoltire gli organici. Ma sono pochi i club che possono permettersi cifre che per molti rappresentano pura follia. Con in testa ovviamente il Psg che quest’anno, durante il mercato estivo, ha speso oltre 400 milioni (22 per Neymar dal Barcellona e 180 per il gioiellino del Monaco Mbappè). Subito dopo a stretto contatto, non meno onerose le uscite del Manchester City e poi, via via, tutte le altre, lo United, il Chelsea, la Juventus e il Barcellona. Ma non sempre chi più spende meglio spende. L’esempio è quello che Real Madrid che addirittura spendendo meno di Inter e Roma, nell’anno solare 2017 ha portato a casa la bellezza di cinque trofei. Ma il mercato di gennaio e quello successivo in estate, promette nuove scintille, soprattutto per chi vorrà alzare l’asticella dei propri sogni. Senza dimenticare che giugno e luglio con il mondiale di Russia, non pochi club punteranno gli occhi su questa vetrina, magari alla ricerca di qualche colpo importante, ma che inevitabilmente sarà pur sempre oneroso. E intanto un altro colpo è in dirittura d’arrivo, ovvero il trasferimento del cileno Alexis Sanchez dall’Arsenal (contratto in scadenza) che andrà a irrobustire a livello qualitativo il City di Guardiola non solo per la Premier ma soprattutto per la Champions. Un’operazione dalle cifre pazzesche: 13 milioni di sterline l’anno più 30 milioni al momento della firma per il giocatore che è stato già preso per giugno a parametro zero. Ma il City lo vuole subito e allora è pronto a versare 20 milioni di sterline ai Gunners, mentre il cash per Sanchez scenderebbe a 15 milioni ma resterebbe invariato lo stipendio di 13 milioni all’anno per cinque stagioni. Cifre da capogiro e si tratta, vero di un grandissimo calciatore, ma un quasi parametro zero. Altri movimenti stellari in questa sessione non se ne prevedono anche se il Liverpool, forte dei 160 milioni incassati dal Barcellona, intende rifarsi e con quel tesoretto in tasca bussare alle porte di chiunque. Perché i soldi fanno la differenza. Il resto, lo vedremo questa estate quando sono annunciati tanti cambiamenti, non solo di calciatori ma anche di allenatori. Conte per esempio lascerà il Chelsea e sembra promesso al Psg, mentre il Cholo Simeone dirà addio all’Atletico per accasarsi a Londra sponda Blues. Dallo Unied via Mourinho che però non avrà fatica a ricollocarsi e sulla panchina di Manchester potrebbero aprirsi spiragli assai interessanti. Compreso qualche tecnico italiano, magari anche un Allegri che ormai è maturo per spiccare il volo verso un’esperienza all’estero. Poi, da decidere, c’è sempre il futuro di Carlo Ancelotti che molti vogliono e che di sicuro sarà tra i pezzi pregiati del prossimo mercato. Soldi, soldi, soldi, con quelli si fa tutto. E chi più ne ha, più ne spenda.