Di Francesco alla Roma: “Niente scherzi col Chievo servono solo i tre punti”


I tre punti al Bentegodi, poi si vedrà chi dovrà affrontare agli ottavi di Champions una Roma che “non si accontenta” e che chi di scudetti se ne intende, come Massimiliano Allegri, considera in corsa per il titolo: “su questo devo essere cauto”. Eusebio Di Francesco affronta diversi argomenti nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani, alle 12.30, in casa del Chievo. “Dopo l’importante qualificazione che abbiamo ottenuto in Champions, arriva una partita molto delicata, dobbiamo cercare di portare a casa i tre punti, ma sapete quanto sia ostico il Chievo, ne sa qualcosa anche il Napoli – ha spiegato l’allenatore giallorosso -. Detto questo noi dobbiamo ritornare a vincere fuori casa dopo il pareggio al Ferraris con il Genoa. Quella di domani è una tappa importante, bisogna dare una risposta convincente e confermare, dopo la qualificazione in Champions, quanto di buono abbiamo fatto finora”. Con quale formazione la squadra sarà chiamata a portare a casa il successo, Di Francesco non lo dice. “Oggi è ancor più riservata del solito – dice -, perchè voglio tutti attenti e sul pezzo dopo la soddisfazione della qualificazione agli ottavi di Champions. Non bisogna abbassare la guardia, cercherò di tenere nascosto l’11 anche con i giocatori perchè tutti devono sentirsi titolari ed essere concentratissimi”. Riservata sì, ma qualche indicazione il tecnico giallorosso la dà. “Dzeko e Kolarov sempre titolari? Vedremo, potrebbero giocare anche domani perchè non c’è il pensiero di fare per forza turnover, abbiamo giocato martedì e 5 giorni sono sufficienti, devo valutare Perotti e Florenzi che in questi giorni non si sono allenati come tutti gli altri”.
Per questo domani potrebbero giocare titolari Schick e Bruno Peres. “Patrik è pronto per giocare dal primo minuto, questo non vuol dire che gioca, ma sto valuitando questa possibilità, non so ancora in che ruolo, ma potrebbe partire titolare. Bruno Peres con molta probabilità giocherà dall’inizio, ho due terzini come lui e Florenz e in queste partite ho fatto dele scelte in base a quello che vedevo e agli avversari, ma domani sarà titolare. Emerson? E’ in crescita, si sta allenando veramente bene e ne sono molto contento, fra 7-10 giorni sarà pronto per giocare titolare”. Restando in tema formazione e singoli, Di Francesco parla dei centrocampisti. “Nainggolan e Strootman stanno molto bene, Pellegrini benissimo, con la Spal ha fatto una buona prestazione condita dal gol ed è importante per un centrocampista, è successo anche a Strootman che è tornato ad avere certezze, il gol dà a ogni calciatore fiducia. Pellegrini è un giocatore importante per età e per la crescita che sta avendo, ma devo ancora decidere chi giocherà”. Sul fronte stadio, Di Francesco è pienamente d’accordo con il presidente Pallotta: “Essere competitivi a livello strutturale è fondamentale per diventare una squadra vincente, condivido il pensiero del presidente, lo stadio e’ importantissimo. Noi dobbiamo ancora dimostrare tanto, siamo in crescita, abbiamo fatto buoni risultati, ma dobbiamo aspettare per un giudizio definitivo e intanto dobbiamo dare continuita’ a quello che stiamo facendo. I miei giocatori devono sentirsi tutti importanti, bisogna mantenere coerenza in quello che si fa. Lo stadio e’ sicuramente molto importante per la crescita della società”.
Spazio anche alle dichiarazioni del ds Monchi che ha rivelato di non aver avuto dubbi su di lui subito dopo il primo incontro. “Non me l’ha mai detto questo, io so che andava alla ricerca di un allenatore che avesse un metodo, credo e penso di essere molto chiaro e molto diretto su quello che faccio, sono stato me stesso cercando di trasmettere la mia filosofia e il mio metodo di lavoro, ma non so cosa gli sia piaciuto in particolare”. Intanto il ds continua a rinnovare contratti di giocatori importanti. “Tanti vogliono venire alla Roma e il fatto che ci siano stati rinnovi non mi meraviglia, chi è qui crede in questo progetto e nella possibilità di portare a casa qualcosa di importante. Con Monchi c’è sempre stata chiarezza, io non faccio la formazione in base agli anni di contratto ma pensando a chi può darmi maggiori garanzie. Ho conosciuto tanti ds bravi, ma lui ha una mentalità e una conoscenza dei giocatori impressionante. Sin dall’inizio ci siamo detti che sceglieremo i giocatori che piacciono a lui e a me. Mi piace il suo modo di fare, la sua presenza all’interno della squadra e il voler tastare sempre le emozioni dello spogliatoio”. Allegri vede la Roma tra le candidate al titolo, Di Francesco ringrazia ma…”lui può parlare benissimo delle rivali perchè tanto la sua Juventus ultimamente ha sempre vinto, noi no, quindi io devo essere cauto. Poi chi è che non vorrebbe vincere, tutti vogliamo portare a casa qualcosa di importante, ma noi dobbiamo migliorare su tutti gli aspetti e poi noi non siamo l’Inter che è al primo posto, stiamo rincorrendo, così come la Roma ha fatto anche lo scorso anno, ottenendo un ottimo secondo posto, ma senza vincere niente”.
“Questo ambiente – dice Di Francesco – ha bisogno dei pompieri e non di chi da’ fuoco, noi dobbiamo infiammare la gente cercando di vincere tutte le partite, ma io devo essere cauto, questo è un termine che mi si addice”. Cauto, ma ambizioso, non solo in campionato ma anche in Champions dove la Roma è stata protagonista di una grande fase a gironi, vincendo un gruppo con due grandi come Atletico Madrid e Chelsea e totalizzando 11 punti, tanta roba rispetto alle stagioni precedenti. “Per quanto riguarda i punti che abbiamo fatto in Champions io non giudico il passato – sottolinea Di Francesco -, però mi fa piacere che i numeri siano dalla nostra parte, abbiamo fatto qualcosa di importante, ma non è finita qui, non ci dobbiamo accontentare e chiunque sarà l’avversario agli ottavi dovremo essere bravi e avere l’ambizione di fare grandi cose”.